Milan-Cagliari, dove vederla. Chance per Giroud

Il campione del mondo francese alla prova del 9 stregato. Semplici con gli uruguaiani Nandez e Godin titolari

Milan-Cagliari, dove vederla

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Milan-Cagliari, dove vederlaIl Milan riparte da San Siro con lo stadio tutto esaurito e la presenza di 35mila tifosi che possono entrare allo stadio ai tempi delle restrizioni dovute al Covid. Dopo il successo contro la Sampdoria di Roberto D’Aversa, i rossoneri ospiteranno il Cagliari allenato da Leonardo Semplici, che invece ha pareggiato in casa nella partita del debutto stagionale contro lo Spezia di Thiago Motta. Stefano Pioli in conferenza stampa ha parlato degli assenti che stanno per rientrare, ma anche di quanta fiducia riponga in chi scenderà in campo questa sera (diretta tv dalle 20:45 su Dazn). «Già la prossima settimana Ibrahimovic e Kessie dovrebbero tornare ad allenarsi in gruppo, per noi un’ottima notizia, ma proveremo a mostrare miglioramenti già contro il Cagliari nell’ultima zona del campo, in modo da finalizzare tutto il gioco che creiamo». Queste le parole del tecnico, riferendosi anche alla fiducia riposta in Olivier Giroud, l’attaccante che non ha rifiutato la maglia numero 9, quella stregata da tante scommesse perse dopo l’addio al calcio giocato di Filippo Inzaghi. Per quella maglia sono passati Pato, Matri, Torres, Destro, Luiz Adriano, Lapadula, André Silva, Higuain, Piatek e Mandzukic, senza incidere a portando al termine molte stagioni anonime. Non è un caso che lo stesso Ibra se ne sia tenuto alla larga, preferendole la 11 con la quale aveva vinto lo scudetto in rossonero nel 2011. Scaramanzia a parte, le partite come quella di stasera hanno bisogno della firma del centravanti e Giroud, che tre anni fa a Mosca vinceva i Mondiali con la Francia, è chiamato a riempire il vuoto che si presenta nell’area avversaria senza il campione svedese in campo. A sostegno dell’unica punta Pioli ha in serbo i giovani diavoli già visti contro i blucerchiati, con probabile inserimento di Leao dal primo minuto largo a sinistra. L’allenatore ha poi ribadito che sia ora di cogliere le chance, massimizzando il risultato da raccogliere in ogni sfida. «Questa rosa è giovane a livello anagrafico, ma ormai non lo è più come squadra. Dobbiamo sempre convertire le buone prestazioni in gol». L’allenatore avversario di questa sera, Leonardo Semplici, sa invece quanto sia importante evitare errori al fine di conseguire la salvezza a fine stagione. «Non voglio rivedere le disattenzioni che sono capitate contro lo Spezia. Per tenere botta a San Siro occorrono fermezza e grande personalità». Non a caso per soddisfare le esigenze del tecnico a livello tecnico e di carattere ci saranno sia l’esperto difensore Godin, ormai perfettamente reintegrato nel gruppo, sia Nandez largo a destra, nonostante le voci di mercato che lo danno come partente.

Così in campo

Pioli vuole arrivare alla pausa con il punteggio pieno in classifica, perciò se Giroud è chiamato a segnare, di certo grande sostegno lo aspetta dai trequartisti Leao, Brahim Diaz e Saelemaekers. Krunic con tutta probabilità sarà il compagno di mediana di Tonali, con il giovane talento che quest’anno vuole dare un impatto diverso sulla stagione rossonera. Se Theo Hernandez e Calabria avranno invece il compito di spingere larghi coprendo tutte le fasce, il terzetto difensivo ormai inamovibile è quello formato dal portiere Maignan e dai difensori centrali Tomori e Kjaer. Nella formazione di Semplici giocherà invece dal primo minuto il portiere Radunovic, a causa dell’infortunio rimediato da Cragno,ma potrà contare sull’esperienza di Godin e sulla presenza di Carboni e Ceppiteli nel terzetto difensivo. Nel 3-5-2 mediana con Deiola e Marin al fianco di Strootman, con Dalbert a sinistra e l’uruguaiano Nandez appunto largo a destra. Per Semplici il compagno di reparto più indicato per un sempre decisivo Joao Pedro sembra essere Pavoletti, titolare designato nella formazione sarda. Il Milan cercherà lo scatto in avanti, ma il Cagliari vuole far capire da subito che la nuova stagione per i rossoblù non dovrà essere come l’ultima. San Siro la migliore piazza per dimostrarlo.

 

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