Dopo un rinvio di quasi tre ore, Verstappen ottiene la metà dei punti. Hamilton furibondo
F1, GP del Belgio Tabellino Gara
F1, GP del Belgio Tabellino Gara
F1, GP del Belgio Tabellino Gara – Dopo un weekend con molti incidenti a causa del meteo avverso, ancora una volta sono le condizioni del cielo, con una pioggia battente, a compromettere il normale decorso della cara come da programma. Nella sfida tra Lewis Hamilton in Mercedes e Max Verstappen in RedBull si insinuano così i fattori ambientali esterni La griglia di partenza, per una gara il cui avvio è stato ritardato di una ventina di minuti proprio l’olandese di è guadagnato la pole position, mentre George Russell sulla Williams partirà come secondo. In seconda fila, subito dietro ai primi due piloti in griglia, il campione del mondo e sette volte iridato Hamilton e Daniel Ricciardo in McLaren, davanti a Sebastian Vettel e Pierre Gasly. Le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz sono invece svantaggiate, almeno in partenza, perché partiranno rispettivamente dall’ottava e dalla decima posizione. Sergio Perez invece è stato costretto al ritiro, perché protagonista di un incidente subito prima della gara. La visibilità è ancora molto limitata, con i giudici di gara che stanno valutando la gestione della partenza, con grandi rischi per tutti i piloti, oltre alla nebbia, anche per l’aquaplaning. Una grande responsabilità quindi, soprattutto per i pericoli legati all’incolumità e alla salute dei piloti. Anche per le alluvioni di metà luglio, quelle che hanno colpito la Germania, il tracciato non sembra più essere impeccabile come prima, con delle buche recentemente coperte da nuovo asfalto. Il dibattito si concentra soprattutto sull’Eau Rouge, una parte del tracciato, tra le più interessanti e affascinanti della F1, ma allo stesso tempo anche tra le più pericolose, protagonista di diversi incidenti, anche mortali, in tante gare motoristiche del passato.
La mancata partenza
Si parte con il giro di formazione alle 15:25. Il via a una corsa fatta di sette chilometri, corsi per 44 giri, in condizioni meteorologiche davvero precarie. Anche ampi tratti di circuito, visibilità limitata a parte, sono condizionati dalle pozze di acqua sull’asfalto, compromettendo di molto il grip delle vetture. Dopo il giro di ricognizione, i giudici valutano ancora una volta se sia il caso di partire o meno, con le vetture che dopo un giro tornano quindi nel paddock, richiamati ai box. La partenza è ulteriormente rinviata, ma va anche considerato che in caso di sospensione, la gara viene di fatto cancellata dal calendario, non rinviata. Questo da regolamento della F1. Allo stesso modo sulle regole non tutti sono d’accordo sulla possibilità di partire lo stesso, con queste condizioni meteo, o meno. Per una verifica più o meno definitiva, per conto dei giudici di gara una vettura dello staff torna nel circuito per verificare le condizioni meteo dopo circa trenta minuti. Sulla carta la gara non si potrebbe concludere, in questo caso, dopo le 18:18, cioè dopo tre ore dal rinvio dell’orario di partenza. Allo stesso modo gli stessi protagonisti del paddock sono incerti sulla possibilità di correre la gara con un giorno di ritardo.
Ripartenza e annullamento
Dopo una lunga attesa si parte finalmente alle 18:17, questo l’orario esatto predisposto dai giudici di gara e da tutto lo staff organizzativo. Si riparte dal paddock ed esattamente da questo momento che parte il cronometro di un’ora di tempo, nella quale effettuare il tot di giri possibile prima della fine del tempo concesso dal regolamento, alla scadenza delle 19:00. Chi è dietro in classifica, tra i piloti, è favorevole a disputare la corsa, mentre Hamilton è furibondo, giudicando le condizioni meteo impossibili da conciliare con una gara, oltre al tentativo di falsare, con la metà dei punti assegnati, la classifica di un intero mondiale. Proprio così andrà, perché dopo due soli giri, per la scarsa visibilità, la gara sarà nuovamente sospesa con tanto di bandiera rossa, quanto basta per premettere ai piloti in zona punti di totalizzare la metà del bottino di una singola corsa. Hamilton naturalmente contrario, per dire un eufemismo, mentre Verstappen raccoglie la metà dei punti di chi vince, in regime di Safety Car per giunta, se non altro per premiare le qualifiche del weekend.