Verona-Inter, dove vederla- Per Simone Inzaghi è arrivato il momento. Per dare subito una sferzata al campionato e raggiungere la pausa Nazionali a punteggio pieno serve il massimo contributo del suo attacco, con le bocche di fuoco nerazzurre già pronte. Questa sera allo Stadio Bentegodi di Verona sarà quella dell’Hellas la prima difesa a sperimentare Lautaro Martinez ed Edin Dzeko insieme, per capire il vero valore del fronte offensivo interista dopo l’addio di Romelu Lukaku (diretta tv dalle 20:45 su Dazn e Sky Sport, canali 201, 202 e 251). Pronto a subentrare, dato che ha raggiunto subito il resto del gruppo in trasferta e siederà in panchina, Joaquin Correa, il “Tucu” per il quale il tecnico nerazzurro stravede e che farà da jolly all’interno della rosa dei campioni d’Italia, dando alla formazione una rotazione più che virtuosa per tentare il bis scudetto e provare a giocarsela anche in Europa. Dopo i sorteggi Champions, le squadre uscite dall’urna sono le stesse dello scorso anno, ma con le nuove guide tecniche tutte Made in Italy. Il Real Madrid di Carlo Ancelotti e lo Shakthar Donetsk di Roberto De Zerbi, ancora in fase di costruzione. I moldavi dello Sheriff non dovrebbero invece essere pericolosi quanto il Borussia Moenchengladbach, che tanti problemi ha causato lo scorso anno ad Antonio Conte e alla sua squadra nella scorsa edizione della massima competizione europea. Inzaghi è così consapevole della forza della sua rosa e vuole subito collaudare i nuovi meccanismi. Dopo la Lula ecco quindi il nuovo assetto interista, che rispetto alla passata stagione dovrebbe giocare in modo meno verticale, ma appoggiarsi di più al bosniaco, fulcro e regista avanzato per l’intera formazione, quindi sostando maggior tempo nella metà campo avversaria. Eusebio Di Francesco, che da quest’anno allena l’Hellas Verona, sa quanto sia difficile affrontare i nerazzurri, anche con le partenze di Hakimi e dell’attaccante belga, perché Beppe Marotta ha saputo trovare sul mercato i sostituti giusti per tornare a vincere subito. «Contro il Genoa hanno mostrato grande solidità mentale», ha affermato nella conferenza stampa della vigilia il tecnico gialloblù. «Ho avuto Dzeko alla Roma. Vale il bollino rosso, uno di quei giocatori che per la difesa avversaria rappresentano costantemente una minaccia. Forse meno cecchino di altri, meno finalizzatore, ma decisamente un valore in più per la manovra offensiva, capace di giocare anche per i compagni». Nel frattempo Di Francesco può godere per l’arrivo di un rinforzo come il “chilito” Simeone, un attaccante che aveva già allenato a Cagliari, ma che va a rinforzare un reparto nel quale Lasagna, reduce da un infortunio, e Kalinic erano apparsi spenti già nella scorsa stagione, e anche ora non sembrano al meglio.
I dubbi di formazione dell’allenatore dei veneti riguardano principalmente il centrocampo, con Veloso squalificato per il rosso della prima partita stagionale che sarà sostituito con tutta probabilità dal giovane talento Ilic, e il ballottaggio tra Adrien Tameze e Martin Hongla a completare la mediana. Anche in porta ci sono dei nodi da sciogliere, con un solo posto in porta tra Lorenzo Montipò e Ivor Pandur. Per il resto sarà proprio Kalinic a guidare il fronte offensivo contro il terzetto quasi impenetrabile formato da Bastoni, De Vrij e Skriniar, mentre a supporto dell’unica punta ci saranno comunque giocatori capaci di illuminare il gioco come Zaccagni e Barak, con Lazovic e Faraoni sulle fasce, con il secondo appena rientrato da un infortunio. A Magnani, Gunter e Ceccherini l’arduo compito di fermare il fronte offensivo dei campioni in carica. Lautaro Martinez e Dzeko saranno poi supportati dagli inserimenti e dalle giocate di due incursori come Calhanoglu e Barelli, che già contro il Genoa hanno mostrato le loro qualità tecniche. Se Brozovic sarà ancora una volta il regista dell’Inter, sulle fasce dal primo minuto dovrebbero nuovamente giocare Perisic e Darmian. Il pronostico sembra chiuso, ma l’Hellas, che ha perso la prima gara in casa contro il Sassuolo per 3-2, è pronto a vendere cara la pelle, pur di fare uno sgambetto a Inzaghi.
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