Daspo a Milano per violenza in discoteca. Respinti all’ingresso sei giovani, tra loro Rondo da Sosa e Baby Gang, non ci vedono più dalla rabbia.
I rapper milanesi Rondo da Sosa e Baby Gang insieme ad altre quattro persone, non potranno più mettere piede nei locali milanesi almeno per 2 anni. La causa di questa sanzione è stata una rissa in cui sono stati coinvolti lo scorso 12 agosto scorso davanti alla discoteca di Milano “Old Fashion“.
Il provvedimento, detto “Daspo Willy“, acronimo di “Divieto di accesso alle manifestazioni sportive”, ed è una misura di prevenzione atipica che consiste nell’impedire l’ingresso ad alcune categorie di persone che hanno atteggiamenti pericolosi per la sicurezza pubblica. A questa dicitura è stato aggiunto il nome “Willy” in memoria di Willy Monteiro Duarte, picchiato a morte la notte tra il 5 e il 6 settembre scorso a Colleferro in provincia di Roma.
L’ordinanza è stata emessa il 20 agosto scorso dal questore di Milano Giuseppe Petronzi nei confronti dei 6 giovani. Secondo le testimonianze alle forze dell’ordine alle ore 3.20 di quel giorno il rapper Rondo da Sosa si era presentato al locale ma gli era stato vietato l’ingresso a causa di altri disordini di cui si era reso protagonista in passato. I giovani dunque avevano prima minacciato gli addetti alla sicurezza, poi avevano avuto uno scontro fisico con alcune persone e infine avevano lanciato sassi contro l’ingresso. Tra loro ci sono il 19enne Mattia Barbieri, noto nel panorama rap come “Rondo da Sosa” (clicca qui per visitare il suo account Instagram), e l’altro rapper coetanio Baby Gang, all’anagrafe Zaccaria Mouhib (clicca qui per visitare il suo account Instagram).
Barbieri e Mohuib erano già noti alla polizia per vari atti di istigazione a delinquere, lesioni personali, rissa, danneggiamento aggravato, appropriazione indebita, lesioni personali, minaccia, furto. Il rapper Baby Gang inoltre aveva ricevuto delle misure di prevenzione dell’avviso orale e del rimpatrio con foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Milano per 3 anni a partire dal 16 aprile scorso.
Nel dettaglio i sei Daspo sono per Mattia Barbieri con 2 anni più avviso orale, Zaccaria Mohuib, Daspo per 2 anni nella Milano; E.T., 31enne, con precedenti penali e di polizia per resistenza e oltraggio a un pubblico ufficiale, rapina, porto abusivo di armi, furto in abitazione, furto aggravato ha ricevuto un DASPO per 2 anni sempre nel comune di Milano; A.F., 25enne, con precedenti di polizia per istigazione a delinquere, porto abusivo di armi, porto di armi od oggetti atti ad offendere, ricettazione, furto aggravato DASPO per 18 mesi nel comune di Milano; S.A., 24enne, con precedenti penali e di polizia per disturbo delle occupazioni o riposo delle persone, istigazione a delinquere, porto abusivo di armi, rapina aggravata, resistenza e oltraggio a un pubblico ufficiale, violazioni di norme connesse al soggiorno di cittadini stranieri, condannato per resistenza e oltraggio a un pubblico ufficiale e violazioni di norme connesse al soggiorno di cittadini stranieri sul territorio DASPO per 12 mesi nel comune di Milano; e infine P.N., il 19enne, non potrà entrare in nessun locale milanese per i prossimi 6 mesi.
Questa misura di prevenzione è disciplinata dal Decreto Legge 130/2020 che conferisce al Questore il potere di vietare l’accesso a locali di intrattenimento e pubblici servizi a coloro che hanno reiterato atti di violenza, che abbiano riportato una o più denunce o una condanna non definitiva, nel corso degli ultimi tre anni, relativamente alla vendita o alla cessione di sostanze stupefacenti, per fatti commessi all’interno o nelle immediate vicinanze di scuole, plessi scolastici, sedi universitarie, locali pubblici o aperti al pubblico.
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Coloro che ricevono un Das Daspo Willy non possono più entrare per il tempo stabilito dal Questore in discoteche, locali notturni, sale da ballo, luna park, disco pub, negli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande alcoliche e non, inclusi venditori di prodotti di gastronomia quali bar, caffè, gelaterie, pasticcerie ecc. L’eventuale violazione del provvedimento comporta una sanzione penale, ed è infatti punita con la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8mila a 20mila euro.
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