L’attrice ha parlato del suo rapporto con Gianni Boncompagni, dei suoi esordi e di quella volta che fu licenziata
Gianni Boncompagni ne ha scoperti di talenti e tra questi anche Benedicta Boccoli. In un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano ha ripercorso la sua carriera e ha parlato anche dell’autore, paroliere conduttore e chi più ne ha più ne metta, perché Boncompagni ha toccato il mondo dello spettacolo in diverse forme. Lo ha ricordato dal primo incontro, avvenuto in modo particolare e quasi come nei romanzi: erano al banco della frutta, lui le chiese di fare un provino e lei accetto immediatamente.
“Boncompagni era micidiale“, ha detto, e che all’epoca lo aveva odiato perché la lanciava improvvisamente, in diretta davanti a una telecamera. Ora invece non ha più paura se si trova davanti a una macchina da prese e quell’esperienza l’è servita anche per il teatro. Ora, grazie a Boncompagni, è tutto più facile. Un uomo quindi che ha contribuito molti alla suo crescita professionale, ma momenti complicati non ne sono mancati.
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Benedicta Boccoli licenziata per un topless
La Boccoli parlando della sua carriera ha detto che se fosse stata abbastanza spietata avrebbe avuto più occasioni. Un’occasione persa fu quando a causa di un topless si decise per il suo licenziamento. Ha raccontato che dopo Domenica In andò con la sorella a Positano e lì fu immortalata per la copertina di Novella 2000. Boncompagni non prese bene la cosa: “Ti sei sputtanata”, disse, e fu licenziata perché quello non era lo stile di RaiUno.
Benedicta Boccoli è tra i volti protagonisti anche del teatro e inevitabilmente fa un confronto tra palco e schermo. Ammette che nel teatro c’è snobismo e che sono due realtà diverse ma che comunque si guardano.
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Non sono snobismo ma anche invidia del teatro verso il cinema e la televisione perché ci sono personaggi televisivi che sono negati per la recitazione teatrale ma che con programmi orrendi riescono comunque a riempire le sale.