Cosa sapere su Efrem Morelli, chi è il veterano del nuoto alle Paralimpiadi di Tokyo: l’incidente che ha cambiato la sua vita.
Veterano del nuoto azzurro, classe 1979, Efrem Morelli è un atleta in costante miglioramento: ha rappresentato l’Italia alle Paralimpiadi estive 2008, alle Paralimpiadi estive 2012 e alle Paralimpiadi estive 2016 e ha vinto la medaglia di bronzo nei 50 m rana SB3 nel 2016. A Tokyo 2021, arriva in finale con il miglior tempo nella sua categoria nel dorso: infatti è l’unico a scendere sotto i 50 secondi e punta all’oro.
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Si tratta di un risultato per certi versi molto atteso. Infatti, già ai Campionati mondiali di nuoto paralimpico del 2019 tenuti a Londra, nel Regno Unito, ha stabilito un nuovo record nella categoria SB3 di 50 metri rana maschile con un tempo di 47,49 secondi. Tale categoria del nuoto paralimpico è riservata agli atleti che nuotano avvalendosi soltanto del supporto delle braccia.
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La storia di Efrem Morelli: il nuotatore paralimpico e quel drammatico incidente
Questo perché Efrem Morelli è un nuotatore paraplegico: la sua vita è cambiata nel 2000 a causa di un incidente in una gara di motocross. A 21 anni, il giovane di Crema non si perde però d’animo e cerca nello sport paralimpico la sua occasione di rinascita e riscatto. Per un periodo, gioca ma con scarsa fortuna nel basket in carrozzina. Sono poi gli stessi medici a indirizzarlo verso il nuoto. Si tessera nella Polisportiva Bresciana No Frontiere Onlus. Inizia a nuotare in diverse categorie e su diverse distanze: le sue specialità sono i 50m rana, i 50m dorso e i 200 misti, nelle categorie S4, SB3 e SM4.
I numeri sono di tutto rispetto: 32 volte campione italiano su queste distanza, venti record nazionali. Tesserato con la Società Canottieri Baldesio di Cremona e il GS Fiamme Oro, arrivano tardi per lui i successi a livello internazionale. La prima medaglia è un bronzo agli Europei di Eindhoven nel 2014 nei 100 rana. Ai mondiali di Città del Messico del 2017 arrivano due ori, nei 150 misti e nei 50 rana, quest’ultima decisamente la sua specialità. E su questa distanza si ripete anche ai mondiali 2019. Tokyo è la sua grande opportunità olimpica.