Conosciamo meglio Arjola Trimi, la nuotatrice italiana pronta a esordire alle Paralimpiadi di Tokyo 2020: ecco carriera e palmares.
Prende il via a Tokyo la XVI edizione dei Giochi Paralimpici estivi. Tra le atlete più attese della delegazione italiana, che vanta ben 113 azzurri, c’è senz’altro la nuotatrice Arjola Trimi, importante veterana dello sport paralimpico. Nata a Tirana il 15 marzo 1987 ma trasferitasi a Milano con la sua famiglia quando aveva poco più di 2 anni, è affetta da una malattia degenerativa che l’ha resa tetraplegica.
Come da lei stessa raccontato, i problemi sono iniziati all’età di 12 anni dopo essere caduta giocando a basket. “Mi viene diagnostica una malattia ingravescente che non lascia molto al fato: tetraplesi spastica degenerativa di natura verosimilmente ereditaria”. Da quel momento ha dovuto tirare fuori tutta la sua forza e determinazione per iniziare una nuova vita. Messa da parte la pallacanestro, ha scoperto un nuovo approccio all’acqua grazie alle sessioni di idroterapia e si è così dedicata esclusivamente al nuoto.
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I successi sportivi di Arjola Trimi
Il debutto di Arjola Trimi risale al 2012, quando ha raggiunto ottimi risultati nelle sue prime gare. L’anno successivo arriva l’ascesa a livello internazionale: ai Mondiali di Montreal conquista i primi prestigiosi podi con 2 medaglie d’argento e 2 di bronzo. Nel 2014, durante i campionati europei di Eindhoven, conquista poi un altro argento e ben 3 ori. Successivamente, nel 2015, conquista una medaglia d’argento e una di bronzo ai campionati mondiali di Glasgow.
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Ai campionati europei di Funchal in Portogallo ottiene poi un oro, 2 argenti e un bronzo. Complessivamente, a livello europeo, si è laureata campionessa per tredici volte. Nel 2016 Arjola Trimi prende anche parte ai Giochi paralimpici di Rio de Janeiro e conquista la medaglia d’argento. Insomma, un palmares da fare invidia. Due anni fa ha anche ottenuto una delle massime onorificenze del Comitato olimpico nazionale italiano, il Collare d’oro al merito sportivo.