Ronaldo parte dalla panchina, ma Dybala e Cuadrado segnano. Il portiere polacco incide in negativo
Udinese-Juventus, tabellino e highlights
Udinese-Juventus, tabellino e highlights
Udinese-Juventus, tabellino e highlights – Il ritorno in panchina di Massimiliano Allegri e il primo anno dopo tanti che i bianconeri cominciano senza essere i campioni in carica. La Juventus comincia la sua avventura nella stagione 2021-22 alla Dacia Arena di Udine. Obbligatorio rispondere al 4-0 nerazzurro, con la sorprendente esclusione di Ronaldo dalla lista dei titolari. Il portoghese sembra cercare un’altra destinazione come soluzione al suo malessere prima della fine del mercato, per questo ha chiesto esplicitamente al suo allenatore di sedere in panchina. Anche Chiesa escluso, almeno all’inizio di questa partita, con la Juve che gioca con il 4-4-2 per fronteggiare al meglio il 3-5-1-1 schierato da Luca Gotti. IL mercato dell’Udinese è ancora incompleto, con gli addii pesanti di Musso e De Paul, oltre a un Deulofeu ancora non al meglio. In campo Pereyra come seconda punta alle spalle di Pussetto. Sulla carta la differenza tecnica è tanta, ma dalla lavagna alla pratica si passa subito con un’ottima triangolazione tra Bentancur e Dybala, con l’argentino che arriva al tiro in area, d’esterno, e riesce a piazzare in maniera pregevole il pallone alle spalle di Silvestri, il neoacquisto che difenderà la porta dei friulani nel corso di questa stagione. La squadra di Max Allegri va così in vantaggio dopo soli tre minuti, mentre i padroni di casa impiegheranno più tempo a carburare, con le prime chance che arriveranno solo dopo il quarto d’ora di gioco. Prima un tiro di Pussetto, che si spegne tra le braccia di Szczesny, poi Pereyra, che su calcio d’angolo spedisce il pallone di testa di poco largo, con il portiere polacco della Juventus che era rimasto immobile tra i pali. Dybala e compagni però non subiscono e tengono bene dietro, perché nei minuti successivi sarà lo stesso numero 10 argentino a lanciare il pallone dalle parti di Cuadrado, cambiando gioco alla distanza di oltre quaranta metri e mettendo il compagno di squadra colombiano nelle migliori condizioni per segnare con un preciso tiro incrociato di destro, una rasoiata sulla quale Silvestri può fare molto poco. L’Udinese sembra aver preso campo, dopo aver costruito delle buone azioni capaci di mettere la squadra ospite sotto pressione, ma è stata punita prontamente dalla formazione di Allegri, sempre molto cinica in questi momenti della gara, una qualità che negli ultimi due anni aveva perso. Poco dopo, al 25’, viene comandato dall’arbitro Ivano Pezzuto il cooling break, come da programma. In questo momento indicazioni per Bernardeschi e complimenti a Dybala da parte dello stesso Ronaldo, molto propositivo nel sostenere i compagni di squadra. Al 31’ prova anche Morata a iscriversi al tabellino dei marcatori, ma il pallone, pur calciato con un effetto a giro, si spegne sul fondo alle spalle del secondo palo, con Silvestri che controlla la traiettoria. La partita è poco dopo la mezz’ora di gioco in una fase di stasi, perché i friulani sembrano comunque aver trovato le misure agli avversari, a tratti più precisi perfino della Juve, ma gli uomini di Allegri non si fanno sorprendere e ripartono bene in contropiede, quando possibile, nel tentativo di sorprendere i padroni di casa con la tecnica dei suoi interpreti più in forma. Per una scivolata scomposta di De Ligt su Pussetto, l’Udinese guadagna anche un prezioso calcio piazzato dalla fascia destra. La punizione viene ben calciata, ma la difesa juventina è brava ad allontanare il pericolo. In queste circostanze si sente particolarmente l’assenza di un attaccante d’area di rigore per i friulani. Soluzione in panchina per Gotti potrebbe essere Okaka. I minuti di recupero concessi dal direttore di gara sono due, ma non si presentano particolari azioni da gol per nessuna delle due squadre. Juventus e Udinese rientrano così negli spogliatoi sul risultato che vede due reti di vantaggio per la formazione di Allegri. Ripresa che si profila tutta in salita per il tecnico dei friulani.
La ripresa
Inizia il secondo tempo senza che nessuno dei due tecnici scelga di effettuare qualche cambio. Il pubblico applaude nel momento in cui si alza per scaldarsi Cristiano Ronaldo però, che nonostante l’esclusione dall’undici titolare è pur sempre uno dei campioni più apprezzati dalle tifoserie. In pochi minuti l’Udinese, ancora in svantaggio di due reti, mostra però un buon piglio, con una percussione di Arslan molto fruttuosa. Sul tiro del centrocampista fruilano, Szczesny respinge, ma non riesce a liberare l’area, tanto che in un secondo tempo il polacco arriva tardi sull’uomo di Gotti e concede un rigore agli avversari. L’ex di questa gara Pereyra è molto bravo nello spiazzare l’estremo difensore juventino, così i padroni di casa, anche sulla scia dell’entusiasmo, riescono a riaprire il match. La Juve ora è in difficoltà, con Allegri che potrebbe far entrare presto Ronaldo, dal momento che la pressione dell’Udinese si sta facendo continua e convincente. La squadra ospite è anche sfortunata, dal momento che Morata colpisce in pieno di testa il palo interno sorprendendo Nuytinck. Le squadre rimangono così sul 2-1 per l’undici ospite. Il momento è propizio ma anche delicato per l’Udinese, così il tecnico dei friulani decide di optare un paio di sostituzioni. Dentro Stryger Larsen e Deulofeu, fuori Udogie e Makengo. A questo avvicendamento risponde poco dopo Allegri, durante la verifica di un contatto dubbio di Danilo sullo stesso Deulofeu in area, inserendo Chiellini, Kulusevski e soprattutto Ronaldo. Per l’arbitro Pezzuto è inaspettatamente fuorigioco, quindi nulla di fatto per i friulani, con la Juventus che può tirare un sospiro di sollievo e provare a chiudere la gara, rialzando definitivamente il baricentro. CR7 ha subito un’occasione preziosa, ma la conclusione del portoghese finisce sul fondo, di poco a lato rispetto alla porta difesa da Silvestri. Ben più evidente la chance di Bentancur, ma il tiro potente dell’uruguaiano si stampa sul palo, con il portiere dei friulani che corre un altro brivido. Poco dopo un altro tiro del centrocampista, al 68’, sarà ben più impreciso. Gli uomini di Gotti non rinunciano però a inseguire il pareggio, pur correndo grossi rischi in difesa. Di fronte a un altro tiro, Szczesny si fa trovare nuovamente incerto, anche se in questa circostanza l’estremo difensore polacco riesce a bloccare il pallone in due tempi. Di fronte all’incertezza della partita e con la fatica che inizia a subentrare alla prima gara di campionato, Allegri sceglie di sostituire Cuadrado con Chiesa, provando ad attaccare gli spazi con il campione d’Europa ex Viola. Il risultato però non cambia e all’83’ è addirittura un erroraccio di Szczesny a rischiare di compromettere tutto. Il portiere della Juve è troppo superficiale al controllo e la pressione dei friulani sortisce i suoi effetti. Il rimpallo tra Okaka e la conclusione di Deulofeu regalano il pareggio all’Udinese, che nel corso della partita aveva effettivamente meritato di segnare il secondo gol. Tutto da rifare per la squadra di Allegri, ma le responsabilità dell’estremo difensore polacco sono evidenti. Ora Ronaldo e compagni si buttano completamente in avanti, nel tentativo di ritornare in vantaggio, ma l’Udinese prova a non scomporsi, approfittando del nervosismo dei giocatori avversari. La Juve sembra ora nel pallone, con Kulusevski che non riesce a far altro che atterrare Deulofeu al limite della propria area di rigore, concedendo un’altra chance alla formazione di casa. Samir devia in area di testa, ma questa volta Szczesny neutralizza la conclusione. Al 90’ esordio anche per Locatelli, che entra in campo al posto di un esausto Bentancur. Per la formazione di Gotti c’è anche il match point, con la Juve completamente in balia degli avversari, ma Jajalo calcia alto il pallone, veramente una brutta conclusione, che poteva peraltro valere la vittoria. Piccata nell’orgoglio, la Vecchia Signora risponde con un tiro insidioso di Dybala, ma questa volta Silvestri dice di no. Il portiere dell’Udinese però non può nulla al 94’, quando Ronaldo lo supera con un colpo di testa che trasforma in oro un pregevole cross di Chiesa. Le speranze della Juve sembrano così concretizzarsi nel finale, beffando l’Udinese, ma è poi la var a intervenire, annullando tutto per fuorigioco millimetrico. Un finale molto convulso, perché entrambe le squadre stanno provando a vincere la partita. Nessuna delle due riesce a prevalere, con i friulani che strappano un punto importantissimo a una delle squadre favorite per lo scudetto e la Juventus che invece ha tanto da recriminare, soprattutto per aver sprecato in questo modo la prima preziosa chance di andare a pari punti con l’Inter di Inzaghi, che aveva vinto nell’anticipo contro il Genoa per 4-0.
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Udinese-Juventus 2-2: Tabellino e Highlights
Reti: Dybala 3’, Cuadrado 23, Pereyra 51’, Deulofeu 83’
Udinese (3-5-1-1): Silvestri, Samir (Zeegelaar 93’), Nuytinck, Becao, Udogie (Stryger Larsen 57’), Makengo (Deulofeu 57’), Walace, Arslan (Jajalo 81’), Molina, Pereyra, Pussetto (Okaka 80’).
Allenatore: Luca Gotti
Juventus (4-4-2): Szczesny, Alex Sandro, Bonucci, De Ligt, Danilo, Bernardeschi (Kulusevski 62’), Ramsey (Chiellini 62’), Bentancur (Locatelli 90’), Cuadrado (Chiesa 74’), Dybala, Morata (Ronaldo 62’).
Allenatore: Massimiliano Allegri
Arbitro: Ivano Pezzuto
Ammoniti: Szczesny, Walace, Kulusevski, Ronaldo
Espulsi: –
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