Inter-Genoa, tabellino e highlights – La Serie A inizia proprio con i campioni in carica. La nuova Inter di Simone Inzaghi affronta infatti nel primo anticipo della prima giornata di campionato il Genoa allenato da Davide Ballardini. Il Grifone è ancora un cantiere aperto, ma senza dubbio i nerazzurri dovranno dimostrare di non aver risentito degli addii di Antonio Conte, Romelu Lukaku e Achraf Hakimi. Subito in campo il neoacquisto Dzeko, con Sanchez e Lautaro Martinez indisponibili, mentre Dumfries deve ancora abituarsi al calcio italiano. Il modulo dei padroni di casa è praticamente lo stesso dello scorso anno, anche se in questa occasione il bosniaco è l’unica punta a minacciare la difesa rossoblù, con Sensi nel ruolo di trequartista davanti ai cinque di centrocampo. Per Ballardini l giovane Kallon affianca nel reparto offensivo il veterano Pandev, con Hernani che occupa la zona del campo proprio alle spalle delle punte. Esordio anche per l’ex portiere del Torino Sirigu, subito tra i pali per difendere il Grifone. Le premesse di come sarà la partita si vedono subito dalla prima ammonizione, arrivata dopo appena quattro minuti, ai danni di Criscito. IL cartellino giallo mostrato dall’arbitro Valerio Marini è infatti segno di quanto sia spigliata la formazione nerazzurra. Senza pensieri e con un gioco molto sciolto, l’Inter si porta infatti sul 2-0 dopo appena un quarto d’ora di gioco tra le mura di casa. Prima è Skriniar a far sentire la sua presenza decisiva nell’area di rigore avversaria su calcio d’angolo, segnando inesorabilmente di testa. Poi è la triangolazione tra Calhanoglu e Dzeko ad aprire la difesa della formazione ospite. Il trequartista turco ex Milan, dopo l’assist su corner che aveva permesso al compagno sloveno di portare in vantaggio la squadra di casa, segna così alla prima uscita ufficiale con la maglia dei cugini, una rete pregevole che vale il raddoppio per la sua nuova squadra. Partita quindi in discesa per i nerazzurri, anche se sono oltre settanta i minuti ancora da giocare. Il Genoa sembra scoraggiato, ma sarà ora compito del mister dare la scossa ai suoi. Con l’Inter che però continua a dominare, Calhanoglu è talmente in fiducia da provare lanci anche di trenta metri, mentre Dzeko colpisce la traversa con un tiro sporco in area, ma che sembrava destinato alla terza rete. Al 25’ arriva anche il cooling break, con Ballardini che ne approfitta per dare molte istruzioni tattiche ai suoi giocatori, in questa fase della gara in totale balia degli avversari. Alla ripresa del gioco e subito Brozovic a provarci poco fuori dall’area di rigore, ben piazzato, ma il tiro finisce largo e si spegne sul fondo. Rispetto alla squadra di Conte, questa Inter sembra molto più incisiva in avanti, non tanto per i diversi giocatori in avanti, che preferiscono manovrare in avanti, quanto per l’assetto tattico meno attendista e più propositivo. Addirittura è Bastoni a tentare una percussione in solitaria, con la difesa genoana ancora in seria difficoltà nel coprire la propria area di rigore. Di fatto si gioca in una sola metà campo, con Handanovic che non ha mai toccato il pallone e fino a questo momento è uno spettatore non pagante. Molto bene in questa prima frazione di gioco anche Darmian, dopo una stagione giocata ottimamente da subentrante, con prestazioni convincenti e qualche gol prezioso. L’esterno nerazzurro sembra quindi proseguire sulla stessa scia. Il primo e unico brivido del primo tempo per l’Inter arriva solo al 44’, con il Genoa che riesce a recuperare bene palla ai danni di un Perisic distratto nella propria metà campo. I rossoblù ci provano con Rovella, ma è poi in area Kallon a recuperare bene la deviazione ritrovandosi da solo davanti ad Handanovic. L’attaccante genoano però non è lucido, perché il primo squillo della formazione ospite finisce sul fondo. Il giocatore di Ballardini poteva far meglio in questa circostanza. I minuti di recupero sono tre ma, nonostante il tempo addizionale concesso dal direttore di casa, le squadre rientrano negli spogliatoi sul risultato di 2-0 per l’Inter. Inutile la rete di Perisic con un ottimo tiro tagliato dalla fascia sinistra, perché la Var convalida il fuorigioco dell’esterno nerazzurro al momento dello scatto in avanti. Una posizione di offside di pochissimi centimetri, come dimostrato dal tempo impiegato dagli arbitri addetti alla moviola in campo per prendere la decisione.
Dopo quanto visto nella prima metà di gara, Ballardini decide di effettuare ben tre cambi. Le prime sostituzioni di questa Serie A sono Sabelli per Cambiaso, Bianchi per Hernani e Serpe per Biraschi. Una rivoluzione che almeno nell’immediato non sembra sortire effetto, perché nei primi dieci minuti della ripresa è più l’Inter a sfiorare il terzo gol di quanto non provi il Genoa ad accorciare le distanze. Il Grifone ci ha provato subito nei primi minuti, ma i nerazzurri sono bravi a rimettere subito ordine in campo, allontanando il pallone dall’area di rigore di Handanovic. Al 54’ entra anche Favilli al posto di Kallon, incapace fino a questo momento di alzare abbastanza il baricentro, almeno come vorrebbe l’allenatore rossoblù. Dopo un’altra grande azione, nata da un movimento arretrato di Dzeko, ma con grande senso della posizione, andando via con una finta, è Calhanoglu ad arrivare al tiro e al gol, ma anche questa rete viene annullata per via di una posizione di offside.Il primo tiro nello specchio della porta del Genoa arriva poco dopo, ma in questa circostanza è Handanovic, pur non sicurissimo nella respinta, a intervenire neutralizzando la conclusione avversaria. Al 58’ anche un calcio di punizione dal limite per la formazione ospite, ma il tiro si spegne sulla barriera con una deviazione in angolo. In questa fase i padroni di casa preferiscono giocare in contropiede, con Calhanoglu che continua a offrire ottime giocate ai compagni di squadra, mostrando anche un’ottima condizione atletica, per essere ancora agosto e la prima partita ufficiale della stagione. Con l’ora di gioco le squadre iniziano ad allungarsi, senza che si presentino particolari occasioni da rete per nessuna delle due squadre. La condizione atletica precaria per tutti e il caldo milanese iniziano a farsi sentire sulle gambe dei giocatori. A questo punto anche Inzaghi decide di effettuare qualche cambio, richiamando Perisic e Sensi in panchina, per fare poi spazio a Dimarco e Vidal. Su calcio d’angolo, a soli venti minuti dal triplice fischio di Marini, è Sirigu a tenere ancora in vita i suoi, con una parata di puro istinto che respinge un colpo di testa molto insidioso da pochi passi di Dzeko. Ballardini prova così a schierare anche Melegoni, al posto dell’ammonito Sturaro. Bastano però altri due minuti all’Inter per creare un’altra opportunità, trovando la rete che rende giustizia a una prestazione pressoché perfetta contro un’avversaria non all’altezza. Sirigu para nuovamente su Dzeko, ma il prezioso recupero di Barella sulla deviazione favorisce il tiro in area di Vidal, che spedisce il pallone sull’angolino basso alla sinistra del portiere sardo. Poco dopo è Dimarco a cercare il poker, ma ancora una volta il portiere ex Torino si oppone. Grande standing ovation per l’ex milanista Calhanoglu, al momento della sua uscita dal campo al 77’. Per la sua eccellente prestazione, subito apprezzato dalla sua nuova tifoseria l’ex rivale. A poco più di dieci minuti dalla fine del match, un perfetto Skriniar nega al Genoa l’unica gioia con un salvataggio sulla linea di porta e un intervento dal tempismo impeccabile. Poco dopo sarà Bastoni a neutralizzare Favilli. Troppo macchinoso in questa circostanza l’attaccante genoano. Quando la partita è ormai già scritta, entra in campo al posto di Bastoni anche l’ex capitano del Psv Eindhoven Dumfries, giusto per assaggiare il prato di San Siro. Il Genoa ci prova nel finale, sbilanciandosi senza pensarci due volte, ma l’Inter si è ormai assicurata la vittoria e i primi tre punti in questa stagione. A nulla serve il recupero concesso dall’arbitro Marini, se non per permettere a Dzeko di mettere la firma su questa partita. Il 4-0 rispecchia perfettamente quanto visto in campo.
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Reti: Skriniar 6’, Calhanoglu 14’, Vidal 74’, Dzeko 89’
Inter (3-5-1-1): Handanovic, Bastoni (Dumfries 84’), De Vrij, Skriniar, Perisic (Dimarco 69’), Calhanoglu (Vecino 77’), Brozovic, Barella (Satriano 77’), Darmian, Sensi (Vidal 69’), Dzeko.
Allenatore: Simone Inzaghi
Genoa (4-3-1-2): Sirigu, Criscito, Vanheusden, Biraschi (Serpe 46’), Cambiaso (Sabelli 46’), Rovella, Badelj, Sturaro (Melegoni 71’), Hernani (Bianchi 46’), Kallon (Favilli 54’), Pandev.
Allenatore: Davide Ballardini
Arbitro: Valerio Marini
Ammoniti: Criscito, Sturaro, Vecino
Espulsi: –
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