Per la riapertura della scuola il governo e le istituzioni preposte devono ancora chiarire tanti punti per una ripresa in sicurezza
Quando è entrato in vigore il decreto che dal 6 agosto rende obbligatorio il Green pass per alcuni luoghi, era stato spiegato la conversione in legge in Parlamento sul certificato e vaccinazioni per la scuola, arriverà probabilmente quando le attività degli istituti saranno già riprese.
Per la maggior parte delle regioni il rientro a scuola è previsto il 13 settembre e a meno di un mese si sa ancora poco sulle modalità del rientro. Al momento c’è una “raccomandazione” firmata da Stefano Versari, capo dipartimento del ministero dell’Istruzione, che riguarda il mantenimento di un metro di distanza tra i banchi e nel caso in cui ciò non fosse possibile, si tornerà alla didattica a distanza.
Per quanto riguarda il Green pass i presidi dovrebbero avere il certificato di tutti scaricando l’app, senza bisogno del cartaceo ma è ancora d’obbligo il condizionale. Qualora ci fossero insegnanti no vax che non vogliono fare il tampone c’è la possibilità di chiamare un supplente. Ma a carico di chi sarà il test? Questo è punto ancora non chiarito.
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Scuola e vaccini, si pensa a campagna di sensibilizzazione
Per i tamponi agli studenti sono stati messi sul piatto 100 milioni di euro che saranno utilizzati durante tutto l’anno per la campagna di tracciamento, anche per gli allievi più piccoli che non sono stati vaccinati.
Resta centrale la questione degli adolescenti che ancora non hanno deciso di vaccinarsi e pare che il governo stia pensando di organizzare una campagna di sensibilizzazione con artisti e personaggi noti per invogliare i giovani alla somministrazione.
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Bisogna risolvere anche il problema dell’areazione delle aule quando in inverno le finestre sono chiuse e il Commissario all’emergenza Figliuolo potrebbe fornire mascherine Ffp2 agli studenti che utilizzano i mezzi pubblici per raggiungere le proprie scuole.