Sta facendo molto discutere il Rave party nella zona del lago di Mezzano: morto un giovane di 25 anni, chi è la vittima.
Ci è scappato il morto a margine del rave party che si sta tenendo in questi giorni nella zona del lago di Mezzano, in provincia di Viterbo. Da diverse ore, non si parla d’altro ovvero di quello che sta accadendo al mega rave party in corso tra Toscana e Lazio. Centinaia di giovani ammassati in una festa che non ha avuto alcuna concessione, come peraltro ovvio viste le norme di contenimento Covid e la natura stessa del rave.
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Mentre da più parti la politica chiede un intervento per fermare la festa illegale, purtroppo si apprende che in queste ore c’è stato anche un decesso, correlato al rave party. Si tratta di un ragazzo che molti testimoni hanno visto lanciarsi nel lago di Mezzano nella serata di ieri e non riemergere più. Così, è scattata la macchina dei soccorsi e il lago è stato scandagliato, grazie a sommozzatori e un elicottero.
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Chi è la giovane vittima del Rave party al lago di Mezzano
Le ricerche del giovane disperso nel lago, coordinate dalla questura di Viterbo e i Vigili del fuoco, si sono concluse poco fa con la tragica notizia del ritrovamento del corpo del ragazzo. La vittima della tragedia è un ragazzo londinese che però vive in una regione del Nord Italia. Il suo ritrovamento è avvenuto a qualche centinaio di metri dal luogo dove si stava svolgendo il rave party. Sembra che il ragazzo si sarebbe allontanato intorno alle 19.30 del giorno di Ferragosto.
Cercava un po’ di refrigerio e alcuni testimoni lo avrebbero visto appunto immergersi nel lago. Non è chiaro se siano stati loro, piuttosto che alcuni giovani presenti al rave, a presentare la denuncia per la sua scomparsa. Il suo corpo è stato rinvenuto a circa 60 metri dalla riva. Secondo quanto si apprende, un paio di ragazzi che partecipavano al rave sono stati ricoverati per coma etilico. La situazione viene monitorata da Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca) e la Rete Riduzione del Danno (ItaRdd), associazioni che sono in prima linea per ridurre i rischi in questi eventi.