Cosa è accaduto al 19enne Marco Tampwo, il calciatore che militava in Serie D ucciso da un malore: illazioni No Vax sul vaccino.
Il mondo del calcio dilettantistico è scosso in queste ore da una drammatica notizia: si è spento infatti a soli 19 anni Marco Tampwo, attaccante esterno in forza all’Atletico Terme Fiuggi e che lo scorso anno giocava alla Pianese, sempre in Serie D. Il giovanissimo calciatore, considerato un talento emergente nella sua categoria, avrebbe accusato un malore.
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Stando a quanto si apprende, il ragazzo si trovava nella sua abitazione a Mentana, in provincia di Roma. La notizia è stata diffusa dalla società calcistica con la quale militava: “Il Presidente Davide Ciaccia e tutto l’Atletico Terme Fiuggi piangono il calciatore Marco Tampwo, arrivato da qualche settimana, e scomparso prematuramente a soli 19 anni. Non abbiamo parole davanti ad una simile tragedia. Ciao Marco”. Cordoglio viene espresso anche dalla Pianese, la sua ex squadra.
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Nessuna prova che il calciatore Marco Tampwo fosse stato vaccinato
Purtroppo, nel giro di poche ore dalla diffusione della notizia del decesso, avvenuto nella giornata di ieri, sui social network e in particolare su Twitter l’argomento è diventato di tendenza. Questo per un motivo davvero sconsiderato. Si è infatti diffusa la voce che il giovane talento della Serie D, stroncato da un infarto e sul quale verrà effettuata l’autopsia, si fosse vaccinato contro il Coronavirus e per cui ci sarebbe una correlazione tra il suo decesso e la somministrazione del vaccino.
Le stesse illazioni si erano diffuse nelle scorse ore, dopo la morte del comico Gianfranco D’Angelo, celebre soprattutto per i suoi sketch a Drive-In e al fianco di Raffaella Carrà ed Ezio Greggio. In entrambi i casi, ma anche ad esempio nel caso dei decessi di Gino Strada e meno di recente di Raffaella Carrà, si tratta solo di sciacallaggio da social network. Argomentazioni totalmente sterili, portate avanti dalla galassia no vax per sostenere le proprie ragioni. Non sappiamo infatti né se il calciatore sia stato vaccinato, né quando e il dettaglio della vaccinazione è sempre emerso in lutti recenti, senza peraltro che ne sia provata la correlazione. In questo caso, invece, si tratta semplicemente di un’insinuazione social, destituita di fondamento.