Covid, nuova speranza dal farmaco di Israele: pazienti curati in 5 giorni

Exo-Cd24, il farmaco contro il Covid sviluppato nei mesi scorsi da un team di scienziati di Israele, ha confermato la sua efficacia anche nella seconda fase della sperimentazione. Adesso si attende il terzo e ultimo step dello studio.

Credit: Andrew Theodorakis/Getty Images

Dopo i risultati incoraggianti registrati nel corso della Fase 1, il farmaco sviluppato in Israele contro il Covid, Exo-Cd24, è riuscito a curare in 5 giorni i pazienti infettati dal virus anche nella Fase 2, senza registrare significativi effetti collaterali. A renderlo noto è il Jerusalem Post.

Lo studio è stato condotto da un team del Sourasky Medical Center di Tel Aviv in alcuni ospedali di Atene, in Grecia, poiché secondo quanto si apprende in Israele non era stato trovato un numero sufficiente di pazienti rilevanti. Come spiegato dal prof. Nadir Arber, ideatore del farmaco e direttore del laboratorio, il principale obiettivo della seconda fase della sperimentazione era quello di verificare che la cura fosse affidabile.

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Exo-Cd24, i dettagli della sperimentazione del farmaco di Israele

La Fase 1 dello studio su Exo-Cd24 era stata condotta durante lo scorso inverno in Israele su un totale di 30 pazienti con casi da moderati a gravi. Di questi, 29 si erano ripresi dopo pochi giorni dalla somministrazione del farmaco. Nella Fase 2 in Grecia sono invece state trattate 90 persone ricoverate e circa il 93% di esse è stato dimesso entro 5 giorni. Adesso si attende la conclusione della sperimentazione con la terza e ultima fase, a cui dovrebbero prendere parte circa 150 pazienti affetti dal Covid-19.

A due terzi di loro sarà somministrato il farmaco, mentre alla parte restante un placebo. “Per quanto promettenti possano essere i risultati delle prime fasi di un trattamento – ha spiegato il prof. Arber al Jerusalem Post – nessuno può avere alcuna certezza finché i risultati non vengono confrontati con quelli dei pazienti che ricevono il placebo”. Nel caso in cui la Fase 3 dovesse dare i risultati sperati, il medicinale israeliano potrà permettere di contrastare l’infezione sul nascere.

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Il farmaco è infatti basato sulla molecola proteica CD24, che svolge un ruolo determinante nel momento in cui si innesca la tempesta di citochine, ossia quella reazione immunitaria che viene attivata eccessivamente dall’organismo quando viene attaccato dal virus, provocando un deterioramento clinico. Exo-Cd24 permetterebbe di bilanciare il meccanismo che attiva tale processo. L’obiettivo degli scienziati israeliani è di completare lo studio entro la fine del 2021. Successivamente, la cura potrà essere messa in commercio “in tempi relativamente brevi e a basso costo”.

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