Angela Finocchiaro nel 1985 fu coinvolta del suo amico e mentore Maurizio Nichetti in uno spot che le dischiuse la porte del grande cinema. Ecco di cosa si trattava
Angela Finocchiaro, 66 anni il prossimo 20 novembre, è una delle attrici italiane può apprezzate in assoluto. Alla naturale e godibilissima vena comica, il suo tratto distintivo, l’artista di Milano unisce una nota dolente, quasi drammatica, che le è valsa ben due Premi David di Donatello.
Il primo nel 2006 con La bestia nel cuore di Cristina Comencini film che viene anche candidato anche al Premio Oscar come miglior film straniero. Il secondo nel 2007 con Mio Fratello è Figlio Unico di Daniele Luchetti ispirato al romanzo Il Fasciocomunista dello scrittore Antonio Pennacchi recentemente scomparso.
Ma la carriera di Angela Finocchiaro è fatta anche di tanti altri film di grandissimo livello come Il Portaborse di Nanni Moretti, Il Muro di Gomma e L’Ultimo Capodanno di Marco Risi e film più leggeri ma di grande impatto mediatico come Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord in coppia con l’amico di sempre Claudio Bisio.
Non meno solida la carriera televisiva dove la Finocchiaro ha partecipato a programmi che sono vere e proprie pietre miliari della produzione italiana come Zanzibar e La Tv delle Ragazze. Ma, come ama ripetere chi la conosce da vicino, la vera svolta nella carriera di Angela Finocchiaro arriva nel 1985 grazie ad uno spot tv.
L’attrice milanese, al tempo 31 anni, ci arriva con un discreto curriculum alle spalle, fatto di tanto teatro con la compagnia sperimentale Quelli di Grock, due film gioiellino come Ratataplan e Ho fatto Splash ed una programma tv, Quo Vadiz stagione 1984-1985 condotto da Nichetti ed ideato, addirittura, dal Premio Oscar Gabriele Salvatores e dal patron di Mediaset Silvio Berlusconi.
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Come detto lo spot le dischiude le porte delle notorietà. Si tratta della pubblicità di Può Nelsen un noto detersivo degli Anni 80. Lo spot, il cui regista è, sempre lui, Maurizio Nichetti, vede una giovanissima Angela Finocchiaro macchiare una camicia di seta bianca. In maniere civettuola l’artista si sbottana la camicia, resta in sottoveste e lava in diretta il capo di abbigliamento mostrando tutta la capacità del sapone.
Lo spot grazie alla mimica irresistibile della Finocchiaro in breve tempo diventa un vero e proprio cult e di li a poco le apre le porte di un altra pubblicità altrettanto cult, quella Ignis del 1986-1989. Ma soprattutto arriva l’offerta di partecipare al set del film di Castellano e Pipolo, con Adriano Celentano, Il Burbero. Il primo gradino di una carriera che preso il volo non accenna ad atterrare.