Le vaccinazioni in Italia hanno raggiunto il 57,5% della popolazione, porzione di popolazione che ha completato l’immunizzazione, pari a 34.075.574 di soggetti. 36.995.891 sono invece i cittadini che hanno ricevuto almeno una dose. I dati dimostrano però un importante deficit che arriva da una grossa percentuale di over 50 non vaccinati.
Il 63,09% della popolazione over 12 ha completato l’intero ciclo vaccinale. Un dato positivo viene servito dall’utilizzo delle dosi messe a disposizione e somministrate, ben il 96%, in recupero rispetto alle prime fasi della stessa campagna vaccinale. Dal report lanciato settimanalmente dal Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, si denota come 4.426.245 di cittadini over 50 sono privi di vaccinazione. Inoltre il nodo rimane aperto anche per più di 200.000 dipendenti della scuola, non ancora vaccinati, si tratta del 14,87% – che il governo spera di convincere dopo l’approvazione del nuovo decreto che introduce l’obbligo vaccinale per docenti e personale ATA a partire dal 1° settembre.
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L’Italia si posiziona sul podio delle percentuali più alte, dietro Spagna e Regno Unito, con il 54%. Cresce anche il numero degli adolescenti vaccinati nella fascia 12-15 anni che arriva al 9,02% con immunizzazione completa e il 22,73% con prima dose. Il numero non convince però nella fascia 16-19, dove quasi un milione risulta non vaccinato, ovvero il 45,73% della fascia. Negli over 80 sono invece 300 mila le persone sprovviste di vaccinazione, il 6,56% della fascia più fragile – mentre si arriva al 10,93% per la fascia 70-79 anni. Vanno meglio i dati degli operatori sanitari, dove all’appello manca solo l’1,95%.
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I casi di Covid-19 in Italia sono stati ieri 6.559 con un tasso di positività che aveva fatto un piccolo passo indietro raggiungendo il 2,7%. I decessi registrati sono stati invece 24, con un aumento considerevole del numero di ricoverati con sintomi. Se tutto il mondo sembra soffrire la nuova fase della pandemia all’insegna della variante Delta, la Gran Bretagna, ha fatto registrare, nella giornata di ieri 31.442 casi e 92 decessi. Resta ancora molto grave la situazione in nel sud-est asiatico e prosegue la forte attenzione delle autorità cinesi dopo l’esplosione di diversi focolai.