Silvia Semeraro, chi è l’italiana del karate in gara alle Olimpiadi

Silvia Semeraro, l’atleta specializzata in Kumitè ha 25 anni è di Taranto e da pochi mesi è entrata nelle Fiamme Oro, ottiene la partecipazione per Tokyo 2020 combattendo nella categoria 61Kg.

Silvia Semeraro, chi è l'atleta che potrebbe aggiudicarsi l'oro (Foto dal web)
Silvia Semeraro, chi è l’atleta che potrebbe aggiudicarsi l’oro (Foto dal web)

Conquista la medaglia d’argento a Parigi, dove erano stati messi in palio tre posti per partecipare alle Olimpiadi, dopo aver vinto nella sua disciplina e la semifinale del round battuto con 4-0 la canadese Melissa Bratic.

Ha perso contro la svizzera Elena Quirici, mancando l’argento dopo aver sconfitto l’egiziana Feryal Abdelaziz per 3-0. L’atleta cresce nella città dei due mari, per poi vincere una medaglia d’oro ai Giochi Europei che si disputarono a Minski nel 2019.

Conquisterà un altro argento negli Europei del 2018 con le quattro medaglie continentali presenti in bacheca e diverse medaglie vinte nella Premier League.

Inoltre la medaglia d’oro dei Giochi del Mediterraneo ha ben inciso il nome dell’atleta specializzata nel kumitè. Dopo aver compiuto l’impresa a Parigi, sarà la prima atleta pugliese a qualificarsi per le olimpiadi di karate.

I qualificati del team azzurro sono saliti a quota 334 di cui 167 donne e 167 uomini. Il karate potrebbe essere uno dei pass assicurati alla notorietà proprio dopo Viviana Bottaro, Mattia Busato e Angelo Crescenzo nella disciplina del Kumitè.

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Silvia Semeraro, per la prima volta una pugliese partecipa alle Olimpiadi di Tokyo 2020

L’atlteta di Karate ha preparato la sua qualificazione a Tokyo 2020 allenandosi soprattutto durante il periodo della pandemia, per poi promettere la vincita delle Olimpiadi ancora prima di parteciparvi.

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Il suo unico obiettivo è prendere l’oro a Tokyo, per poi tornare a casa riposarsi e mettercela tutta senza lasciarsi sfuggire niente al caso. Il suo ex maestro di Karate, Sabino Silvestri, dichiarò di aver provato una fortissima gioia e commozione perché ha visto nascere l’atleta sotto le sapienti mani di Giuseppe Teodoro, Nicola Ciarloni e tutto lo staff tecnico del CTR Marco Romanazzi al RCTR che hanno contribuito nel loro piccolo regionale, al successo dell’atleta inaspettato e in pochissimo tempo.

L’atleta sin da quando era scesa dal podio a Parigi, dichiarò di non volersi fermare lì, ma che quello era solo il suo inizio per riuscire a conquistare Tokyo 2020.

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