A 88 anni è morta Mamma Ebe, la santona di Carpineta: il suo caso giudiziario divise l’Italia, ecco chi era la donna.
Si è spenta all’ospedale Infermi di Rimini, all’età di 88 anni, Gigliola Giorgini, nota a tutti come Mamma Ebe, la santona di Carpineta il cui caso giudiziario divise l’Italia. La donna, che aveva fondato una comunità religiosa e poi venne accusata di truffa ed esercizio abusivo della professione medica, era da tempo malata di cancro.
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Nel 2008, la prima condanna a sette anni di reclusione, quindi il nuovo arresto arrivato nel giugno 2010, insieme al marito. Per lei, le nuove accuse erano di associazione a delinquere finalizzata all’esercizio abusivo della professione medica e alla truffa aggravata. Oltre a Mamma Ebe finirono nei guai ben 14 collaboratori della donna. Quella vicenda giudiziaria si concluse nel marzo 2016, con la condanna a sei anni in Cassazione.
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Chi era Mamma Ebe, la santona morta in queste ore
La casa che aveva trasformato in un tempio sorgeva per l’appunto a Carpineta, tra le colline romagnole di Cesena. Quello era il suo quartier generale, ma Mamma Ebe aveva anche operato in altre strutture in giro per il centro Italia, tra cui per esempio a San Baronto, frazione di Lamporecchio, in provincia di Pistoia, e Borgo d’Ale in provincia di Vercelli. Grazie alla sua fama, ebbe la possibilità di operare anche a Roma, ma contestualmente non venne mai riconosciuta dalla Chiesa cattolica.
Nel 1982, l’allora vescovo di Pistoia Simone Scatizzi sostenne che la comunità religiosa di Mamma Ebe, la Pia unione di Gesù misericordioso, non aveva “carattere ecclesiale”, quindi a maggio 1985 venne pronunciata l’interdizione canonica. Diverse furono le accuse mosse negli anni nei suoi confronti, ma contestualmente la donna godette di una grande fama tra i suoi adepti e il suo personaggio ispirò anche una pellicola, che si chiamava proprio come lei e che venne girata da Carlo Lizzani.