Tomas Milian, l’attore naturalizzato italiano è stato protagonista di tantissime pellicole diventate cult degli anni Ottanta
Quando un cantautore è capace di passare da vari generi musicali questa caratteristica viene sottolineata dai critici per evidenziare la bravura, l’apertura e la capacità di sapersi adattare e di masticare diversi linguaggi. La stessa cosa viene fatta per un attore e tra questi c’è certamente Tomas Milan, pseudonimo di Tomás Quintín Rodríguez, attore con cittadinanza americana nato a Cuba ma naturalizzato italiano, morto a Miami nel 2017.
Dal 1959, anno dell’inizio della sua carriera quando aveva 26 anni, ha girato oltre cento film, passando dai polizieschi alle commedie ma anche per gli spaghetti western. Noto in Italia soprattutto per il personaggio de Er Monnezza, ha lavorato fino al 2014, tre anni prima della sua morte, con i più grandi del cinema, da Bernardo Bertolucci a Nanny Loi.
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Tomas Milian, alcuni dei film più famosi
Nel 1972 con il regista Lucio Fulci è stato protagonista di un thriller ambientato in un paesino lucano ma ispirato a fatti veri: Non si sevizia un paperino ha origine da una serie di omicidi che hanno avuto come vittime bambini. Tomas Milian è il giornalista Andrea Martelli che per seguire quest’indagine si troverà nei guai.
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Ne Il trucido e lo sbirro nel 1976 veste per la prima volta i panni del ladruncolo della borgata romana Er Monnezza. È di quello stesso anno il film Squadra antiscippo di Sergio Corbucci dove veste i panni di un altro noto personaggio, Nico Girardi, che riprende anche nel 1981 in Delitto al ristorante cinese, uno dei cult polizieschi anni Ottanta dove c’è la famosa scena che prende a schiaffi Bombolo (Franco Lechner), l’aiuto cuoco che lo aiuta a indagare sul caso dell’uomo avvelenato in un ristorante della capitale.