Il Washington Post ha incredibilmente gettato l’ombra del doping su Marcell Jacobs, medaglia d’oro nei 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo: “La storia recente dell’atletica mondiale è disseminata di campioni rivelatisi poi imbroglioni”.
Neanche il tempo di festeggiare la medaglia d’oro nei 100 metri di Marcell Jacobs alle Olimpiadi di Tokyo, che subito scoppiano le polemiche. Da Oltreoceano sono stati infatti lanciati gravissimi attacchi nei confronti dell’atleta azzurro: i più rilevanti arrivano dal prestigioso quotidiano statunitense Washington Post che, attraverso un articolo firmato da Adam Kilgore, ha avanzato il sospetto di doping. C’è da dire che le accuse non sono esplicite, anche se le insinuazioni sono eloquenti: “Jacobs merita il beneficio del dubbio, ma il suo sport no”.
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Marcell Jacobs, il motivo dei dubbi sul doping del Washington Post
Il sospetto che la vittoria di Marcell Jacobs sullo statunitense Fred Kerley nella finale dei 100 metri (9″80 contro 9″84) non sia genuina, deriverebbe principalmente dal passato recente dell’atletica mondiale e dalla repentina ascesa del velocista italiano, conosciuto da pochissimi a livello internazionale prima della gara di Tokyo. “Non è colpa di Jacobs – si legge nell’articolo del Washington Post – se la storia dell’atletica leggera fa sospettare per i miglioramenti così improvvisi e significativi”.
Secondo il quotidiano americano la storia della disciplina sportiva in questione è disseminata di atleti rivelatisi “prima campioni e poi imbroglioni con il doping”. Sulla base di questo, il velocista azzurro fresco di medaglia d’oro è stato destinatario di un’accezione non esattamente felice: viene descritto come “Obscure Italian from Texas”. L’aggettivo “oscuro”, inteso anche come “misterioso”, sarebbe riferito al recente percorso di Jacobs nell’atletica leggera.
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L’atleta, che ha iniziato a gareggiare nel 2018 restando per anni sopra i 10 secondi, è riuscito ad abbattere per la prima volta il “muro” tre mesi fa, il 13 maggio 2021, per poi continuare a migliorare il proprio tempo gara dopo gara fino a segnare il record italiano ed europeo alle Olimpiadi. Al momento da Marcell Jacobs, che non è mai stato coinvolto in alcun caso di doping, non si registrano ancora dichiarazioni in merito ai sospetti infamanti.