Un duro colpo fa perdere 13 miliardi a Jeff Bezos. Il motivo? Una multa da record pari a 746 milioni nei confronti del colosso Amazon: la sanzione è arrivata dopo un’indagine partita nel 2018, dopo la denuncia di un gruppo francese.
Nel 2018 il gruppo francese “La Quadrature du Net”, che si occupa di diritti sulla privacy, aveva fatto avviare un’indagine dopo una denuncia per la violazione dei dati personali da parte di Amazon. Oggi, dopo tre anni, l’indagine si è evoluta in una multa salatissima nei confronti del colosso fondato dal miliardario Jeff Bezos. Si tratta della sanzione più costosa nella storia dell’Unione europea nei confronti di un’azienda. Ad emetterla è stata la Commission Nationale du Débat Public (CNDP), l’autorità lussemburghese per la protezione dei dati, che ha verificato la violazione della normativa per la protezione dei dati personali (GDPR).
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Amazon aveva appena diffuso i dati sul secondo trimestre e, dopo l’arrivo della notizia un crollo in borsa, chiudendo a −272,33
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Ed è proprio la somma della sanzione a far discutere. Non solo perché è la più pesante della storia dell’Ue in questo contesto, ma anche perché il divario con la multa emanata dalla CNIL francese (Commission Nationale de l’Informatique et des Libertés) nei confronti di Google, era stata di soli 50 milioni di euro nel 2019. Ma la storia sembra percorrere un altro verso, anche perché ad oggi e con l’implementazione di nuove norme del 2018, l’Ue ha un potere sempre più decisivo per la tutela dei dati personali.