Maxi Lopez, l’ex di Wanda Nara, una lunga militanza in vari club italiani, a 37 anni dice basta e si ritira dal calcio
Nell’ultima parte della sua carriera si erano perse le tracce e di lui parlavano più i media specializzati nel gossip che quelli sportivi a causa del “doppio” tradimento della ex moglie, la bombastica Wanda Nara, che gli ha dato tre figli, con Mauro Icardi, all’epoca dei fatti suo carissimo amico e in rampa di lancio: una vera e propria bomba che mandò in tilt il gossip facendo guadagnare loro per settimane le prime pagine dei magazine specializzati e spaccando il mondo del calcio in due fazioni, quelli pro e contro l’allora giovanissimo Mauro Icardi.
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Ebbene, a 37 anni, Maxi Lopez, che in carriera ha scritto pagine importanti in Italia vestendo le maglie del Catania, del Milan, della Sampdoria, del Chievo, del Torino e dell’Udinese, ha deciso di appendere le scarpette al chiodo. E’ stato l’ormai ex calciatore a ufficializzare il ritiro dai palcoscenici calcistici con un post sul suo profilo Instagram: “Grazie a tutti per avermi aiutato a realizzare il mio sogno. È stato un viaggio bellissimo. È stato stata un’esperienza di vita. Ho vissuto tante cose nella mia carriera. Il calcio mi ha formato come uomo insegnando i valori e il sacrificio”.
Maxi Lopez esordisce nel calcio professionistico vestendo il “biancorosso” del prestigioso River Plate con il quale mette insieme 56 presenze, condite da 13 reti, che gli valgono la chiamata dal Barcellona che punta su di lui in quanto i suoi dirigenti erano sicuri che sarebbe diventato un “craque”. L’avventura di Maxi Lopez in blaugrana dura solo due anni durante i quali raggranella appena 14 presenze, con un solo gol, ma vince due campionati spagnoli, una Supercoppa di Spagna e la Champions League. Inizia così il suo viaggio in giro per il mondo che lo porta a vestire le maglie di Mallorca, FK Mosca e Gremio: con il club brasiliano mette a segno 12 reti ritrovando così la via del gol che aveva smarrito in Europa.
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Nel 2010 l’attaccante argentino approda in Italia diventando il protagoniste di tante salvezze con il Catania prima di passare al Milan, andare alla Sampdoria, tornare al Catania e ripassare per Genova, sempre sponda blucerchiata. Termina questo momento di continui cambi di casacca al Chievo Verona con il quale non incide. Ritrova la vena del gol al Torino: nel biennio sotto alla Mole segna 14 reti. Successivamente compie un passaggio a vuoto ad Udine prima di passare al Vasco da Gama con il quale timbra il tabellino dei marcatori per 10 volte vincendo una coppa. Gli ultimi due anni di carriera sono tinti di rossoblù: accetta il Crotone, ma gioca pochissimo, prima di concludere la carriera, alla Sambenedettese in Serie C, dopo 493 presenze e 125 gol.
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