Cosa sapere di Luca Delfino, il killer delle fidanzate: il caso, il processo, le accuse, due ragazze uccise, una sola condanna.
Il format televisivo Il terzo indizio, che va in onda su Retequattro, ricostruisce la storia di Luca Delfino, nato a Genova nel 1977 e ribattezzato il killer delle fidanzate. La sua è una storia complessa, che parte da un’infanzia difficile. Ha pochissimi mesi quando perde la madre, morta suicida. Suo padre invece si risposa poco dopo. Questo crea dei conflitti.
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Ma non è solo questo: anche da adolescente Luca Delfino è un ragazzo problematico che si barcamena tra lavoretti precari e vagabondaggio. Sembra invece un’anima gentile quando si tratta di donne. Ne rimane affascinata la 33enne Luciana Biggi, una giovane istruttrice di fitness di Dolceacqua, in provincia di Imperia. La donna viene trovata morta nell’aprile 2006.
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I delitti di Luciana Biggi e Antonella Multari: un’unica mano?
Ha 36 anni Luciana Biggi quando il suo corpo viene trovato straziato da cocci di bottiglia nel pieno centro storico di Genova, lungo un vicolo. Luca Delfino invece viene accusato di omicidio volontario. Nel 2011 arriva l’assoluzione per insufficienza di prove non tarderà ad arrivare, nel 2011. Invece, 16 mesi dopo la morte di Luciana Biggi, c’è un altro delitto. E ancora una volta è coinvolto il giovane Luca Delfino. Muore infatti nell’agosto 2007 l’allora fidanzata di lui, Antonella Multari, uccisa con 40 coltellate.
La giovane donna fa la parrucchiera sempre a Dolceacqua, quando conosce questo ragazzo del quale si invaghisce, ma i sospetti che si hanno su di lui rispetto all’omicidio Biggi fanno sì che alla fine Antonella Multari denunci il fidanzato per stalking. Luca Delfino – stando alla ricostruzione – decide di vendicarsi con quelle 40 coltellate. Lo fa alla luce del sole e c’è anche un testimone, un passante che prova a fermarlo. Processato con rito abbreviato, viene condannato a 16 anni e otto mesi di reclusione, più 5 anni di custodia in una struttura psichiatrica.
Che fine ha fatto oggi Luca Delfino?
Nel frattempo, emergono contro di lui altre accuse: violenza sessuale, stalking, addirittura presunte avances nei confronti di un compagno di cella. Di recente, lui avrebbe rinunciato alla libertà vigilata. Invece, la mamma di Antonella Multari, la sua vittima, ha chiesto di non concedere alcun permesso a una persona che lei ritiene pericolosa. Afferma la donna: “Io Luca Delfino non lo perdonerò mai. Non può tornare libero, nemmeno per qualche ora al giorno, perché è una persona pericolosa”.