Il grande attore siciliano Leo Gullotta ha ricevuto un importante Premio alla Carriera. L’occasione giusta per ripercorrere 54 anni sulla cresta dell’onda.
Alla bellezza di 75 anni, invero molto ben portati, e dopo 54 di palco arriva per l’amatissimo e popolare attore siciliano Leo Gullotta un importante riconoscimento. In questi caldissimi giorni dell’estate 2021 Gullotta riceverà il Premio La Pellicola d’Oro 2021. Un premio ideato da Enzo De Camillis e dalla sua Associazione Culturale S.A.S.
Un premio che, dal 2011, viene assegnato alle maestranze e ai lavoratori del cinema, “L’Anima della Lavorazione” come la definisce lo stesso Gullotta in una intervista rilasciata all’edizione online del Corriere della Sera
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“Nessuno arriva sul piedistallo da solo” spiega con grande saggezza e grande umiltà l’attore di Catania. Nel corso dell’intervista Leo Gullotta spiega il suo rapporto con i premi, la magia che ancora lo avvolge ogni volta che entra in una sala cinematografica e, soprattutto, quanto la pandemia da coronavirus Covid-19 abbia “disastrato” il settore.
“E’ un settore dove lavorano ottantamila persone che la politica – accusa con durezza – fatto salvo il ministro Franceschini, ha completamente ignorato”. Ma La Pellicola d’oro, premio che verrà consegnato alla Casa del Cinema di Roma, è anche l’occasione per ripercorrere i 54 anni di carriera di Gullotta.
La carriera di Leo Gullotta
Una carriera che inizia, agli inizi degli Anni Cinquanta quando da bambino faceva la comparsa al Teatro Bellini di Catania. La gavetta è lunga e complessa, ma estremamente formativa, e passa per ruolo di spalla a teatro, per quelli di caratterista e per quelli di doppiatore. Finché, agli inizi degli Anni Settanta, non arriva l’approdo al cinema.
Il debutto avviene nel 1971 nel film Lo Voglio Maschio di Ugo Saitta da cui discenderanno altri impegni di maggior rilievo in particolare nell’ambito della commedia all’italiana con maestri del genere come Bruno Corbucci, Pino Caruso e soprattutto Nanni Loy che lo scrittura per Cafè Express, Testa o Croce e Mi Manda Picone. Un impegno che non ha mai abbandonato durante tutto il corso della sua carriera le cui punte massime sono probabilmente i film con il Premio Oscar Giuseppe Tornatore Nuovo Cinema Paradiso, Stanno tutti bene, L’uomo delle stelle e Baarìa. Il delitto Mattarella del 2020 è la sua ultima fatica.
In parallelo arriva anche il successo televisivo grazie alla partecipazione a veri e propri programmi cult della televisione nazional popolare: Dove Sta Zazà, Biberon e Saluti e Baci. Decisivo in tal senso il sodalizio con il regista teatrale Pier Francesco Pingitore che ne farà una figura fissa dei suoi spettacoli al Teatro Bagaglino di Roma.
In mezzo ovviamente tanto, tantissimo teatro tanto che quando è arrivato il Covid Gullotta era in tournée con Bartleby per la regia di Emanuele Gamba. Lo spettacolo si è bloccato ad Asti a febbraio 2020 e riprenderà al Quirino di Roma a febbraio 2022.