Serpeggiano ancora mille dubbi sul concerto che Vasco Rossi dovrebbe tenere a maggio del prossimo anno a Mattarello, frazione del comune di Trento
La conferenza stampa in diretta streaming del Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, avendo dribblato le domande più scomode, non ha fugato tutti i dubbi sull’atteso concerto che Vasco Rossi dovrebbe tenere a maggio del prossimo anno nell’area di San Vincenzo a Mattarello, frazione del comune di Trento. “Noi oggi abbiamo qui i migliori manager a livello nazionale e internazionale del settore artistico: ci sono tante tematiche legate a questo concerto, lasciamo le domande gestionali a chi amministra, ne parleremo in un evento a parte”.
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Le risposte però sono state, dunque, vaghe, eppure mancano poco meno di 10 mesi all’evento che, secondo le stime della stessa Provincia, attirerà nel capoluogo trentino almeno 120 mila persone. Fugatti si è, poi, barricato dietro frasi di circostanza a proposito dei costi a carico della Provincia. Invece ciò che è certo è che, come da convenzione allegata alla delibera, a Vasco Rossi verrà intitolata una strada o verrà affissa una targa a perenne memoria del concerto, mentre il Blasco verrà insignito della massima onorificenza della Provincia Autonoma, cioè l’Aquila di San Venceslao.
Vasco Rossi, a maggio maxi evento tra mille dubbi. Un giro d’affari tra i 10 e i 15 milioni di euro
Al momento non è dato sapere neanche a quanto ammonterà l’indotto per il territorio: citando Maurizio Rossini, l’Amministratore Delegato di Trentino Marketing, Fugatti ha azzardato un volume d’affari tra i 10 e i 15 milioni. Una stima più precisa l’ha fornita Rossini: “Ci siamo confrontati con gli amici di Modena e con chi organizza concerti di questo tipo e il valore a spettatore oscilla dai 30-40 euro per chi viene in giornata, ai 250-300 euro di chi si ferma più giorni. Assieme a “Live Nation” stiamo proprio predisponendo il sito ad hoc che dialogherà con decine di migliaia di fan proprio per lavorare su questi aspetti. Fra l’altro c’è da considerare che l’evento non è solo un concerto ma riguarda la stessa preparazione del concerto, il concerto Zero di prova e poi il concerto principale, questo vorrà dire tante persone che magari si fermeranno qui. Ci aspettiamo di vedere un ritorno importante”.
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Fugatti, come riportato dal portale “Il Dolomiti”, si è lasciato scappare delle cifre solo in merito ai costi per la ristrutturazione dell’area, al momento dismessa, che si aggireranno fra il 1 milione e il 1 milione e mezzo di euro. “L’area sarà adeguata ma non sarà solo uno spot, poi servirà per tutto quello che verrà; non posso avere la presunzione che Vasco Rossi venga tutti gli anni in Trentino, di one shot ce ne è uno, poi altri cantanti che ti portano 120 mila persone probabilmente sul mercato non ce ne sono, possono esserci quelli che te ne portano 15, 20 o 25 mila, chiaro quindi che, secondo l’amministrazione provinciale, questa può essere un’area che verrà adibita a tante altre cose”.