De Donno, il medico e padre della cura con il plasma iperimmune contro il Coronavirus si è tolto la vita a 54 anni, per mesi si è battuto per riuscire ad implementare la cura per il Covid 19 con il plasma iperimmune.
Nasce a Mantova, mentre la sua famiglia d’origine era a Maglie, l’amministrazione comunale gli ha conferito la cittadinanza onoraria dinanzi al direttore Asl di Lecce, Rodolfo Rollo.
Ha ricoperto il ruolo di pneumologo all’ospedale “Carlo Poma, nelle scorse settimane lasciò il suo posto per tornare ad esercitare la professione di medico di base.
Dopo i mesi della pandemia, ha fatto in modo che la sua cure fosse utilizzata per i presidi sanitari. Intendeva somministrare al paziente gli anticorpi che si trovano nel plasma dei pazienti guariti.
Ad un certo punto il medico decise di ritirarsi dalla professione e dalla sperimentazione per fare una vita più “tranquilla”, nel pomeriggio del 27 Luglio 2021, si è tolto la vita nel suo appartamento a Curtanone.
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Una piccola cittadina in provincia di Mantova, tutta la comunità sanitaria è ancora sotto shock.
De Donno, il medico della terapia al plasma si è tolto la vita dopo aver scelto di fare una vita tranquilla
Alcuni hanno cominciato a pensare che il medico abbia deciso di togliersi la vita a causa delle pesanti critiche mosse nella sua cura contro il Coronavirus, infatti a quanto pare le feroci critiche sono state mosse dalla comunità scientifica in diversi stadi della sperimentazione.
I messaggi di cordoglio e soprattutto incredulità stanno girando per tutti i social network, su Facebook , il medico gestiva una pagina gestita da sé stesso intitolata “Io sto con il dottor De Donno”.
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A quanto pare sembra che l’abbandono della terapia al plasma sia stata difficile da gestire, nel corso del tempo la sua cura è stata abbandonata, lo stesso è stato fatto anche da alcuni studi e ricerche internazionali.
Il direttore dell’Asl di Mantova ha dichiarato di essere sotto shock dopo aver appreso la notizia, infatti ha conosciuto di persona il primario, con il quale si è confrontato più volte, e ha potuto constatare che era sempre stata una persona squisita e onesta sino in fondo perché si è sempre battuto per la verità e per i suoi pazienti.