Olimpiadi, non solo Covid: il tifone Nepartak minaccia i Giochi. In arrivo un netto peggioramento delle condizioni meteorologiche
Correva l’anno 2013, il CIO, quando il Comitato Olimpico Internazionale, decise di assegnare al Giappone i Giochi Olimpici del 2020. In verità la vittoria fu scontata per mancanza di una reale concorrenza. La candidatura di Madrid fu immediatamente depennata poiché l’ultima edizione si era disputata già in Europa, esattamente a Londra, anno 2012 e per la regola imperante all’interno del CIO, vi deve essere sempre un’alternanza tra i vari continenti per quanto attiene l’assegnazione.
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Accanto a una candidatura europea e con il continente americano già investito per quanto riguarda i Giochi del 2016, già assegnati a Rio, rimaneva soltanto il continente asiatico non potendo il continente africano proporre una candidatura adeguata. Così vinse Tokyo per la grande gioia del comitato olimpico e dell’intera nazione giapponese. Mai avrebbero immaginato che era stata loro assegnata una delle edizioni olimpiche più complesse della storia.
Il rinvio dei Giochi di Tokyo 2020 causa pandemia
I Giochi Olimpici di Tokyo 2020 furono rinviati a causa della pandemia che sconvolse il mondo intero. Si decise di spostare i Giochi di un anno, con tutte ledifficoltà che questa decisione forzata comportava. Arriviamo all’estate 2021, la pandemia non è stata ancora domata, focolai si accendono in varie zone del mondo, Asia inclusa. Anche in Giappone ritorna l’incubo del virus, tanto che larga parte della opinione pubblica chiede l’annullamento dei Giochi.
I Giochi non si possono annullare, si deve andare avanti obbligatoriamente. Troppi i soldi investiti. Si decide allora che i queste Olimpiadi si disputeranno senza pubblico, con l’aggravante di ulteriori perdite economiche per via dei mancati introiti derivanti dalla vendita dei biglietti. Il Covid comincia a circolare anche nel villaggio olimpico, sono già oltre 150 gli atleti di varie nazionalità risultati positivi.
Olimpiadi non solo Covid, la minaccia meteo
Adesso anche il meteo inizia a preoccupare gli organizzatori. Nei prossimi giorni, infatti, sono previsti venti forti denominati Nepartak , che possono raggiungere la velocità di 120 Km/orari accompagnati da piogge abbondanti. Questi venti in arrivo potrebbero tramutarsi in tifone e toccare la zona di Kantō dove è situata la capitale Tokyo. Per tale motivo gli organizzatori hanno pensato di posticipare alcune gare come quelle di canottaggio, vela, tiro con l’arco e surf.
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Al momento, però, il netto peggioramento delle condizioni meteo non preoccupa l’organizzazione che tiene a precisare che il Comitato Olimpico per Tokyo 2020 sta lavorando di concerto con il CIO e le altre Federazioni Internazionali per “per assicurati che i processi ei piani in atto per rispondere a qualsiasi condizione meteorologica avversa siano attivati in caso di necessità”. Speriamo bene, un pò di buona sorte questa Olimpiade se la meriterebbe proprio.