Germania, paura a Leverkusen: per la Protezione civile il rischio è molto alto e invita i cittadini a restare in casa con le finestre chiuse
C’è una vittima accertata, ci sedici feriti e alcuni dispersi, forse quattro. C’è paura e incertezza a Leverkusen, a circa venti chilometri da Colonia, dove questa mattina è esploso l’impianto chimico. Un boato poi un’alta colonna di fumo e le persone invitate a chiudere balconi e finestre e a non uscire di casa.
Erano le 9.40 di questa mattina quando c’è stata l’esplosione in quello che è uno dei parchi chimici più grandi d’Europa. L’impianto è gestito dalla società Currenta che ha confermato che è morto un dipendente tramite il direttore Lars Friedrich che si è detto preoccupato per la tragedia.
Ovviamente è ancora presto e i motivi non sono ancora chiari ma di certo c’è che l’esplosione è avvenuta in un deposito di serbatoi per solventi. Il conseguente incendio è stato domato e la tragedia sarebbe stata più grande perché le fiamme minacciavano un altro serbatoi vicino contenente 100mila litri di liquido infiammabile.
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Germania, esplosione a Leverkusen: “Minaccia estrema”
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa tedesca Dpa la Protezione civile locale ha classificato l’incendio come “minaccia estrema” e tutta la città e l’area circostante è ora in allerta. In campo tutte le forze dell’ordine e i Vigili del Fuoco con i tecnici per rilevare il livello di inquinamento nell’aria. Le autostrade sono state chiuse perché è altissimo il rischio di intossicazione e la visibilità è molto bassa per il fumo nero sprigionato.
#Leverkusen #Explosion #Müllverbrennungsanlage der Bayer AG brennt! Fenster und Türen schließen! https://t.co/a0hLqiLWvs pic.twitter.com/v5FXqBCmd0
— Schockfünf (@FohlenJens) July 27, 2021
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Una settimana fa un incidente simile si era verificato negli Usa, La Porte, nello stato del Texas, presso lo stabilimento della Dow Chemical Co. Non c’era stato alcun incendio ma la fuoriuscita di sostanze chimiche che lo avrebbero potuto provocare. Anche in quel caso le raccomandazioni erano state le stesse e l’invito a restare a casa il più possibile.