Mirko Zanni, doppio capolavoro: medaglia di bronzo e record italiano. La dedica al nonno scomparso “che lo ha aiutato all’ultima alzata”
Accidenti che Olimpiadi! Siamo soltanto al secondo giorno e guardate cosa recita il medagliere italiano: Luigi Samele, argento nella sciabola, Vito Dell’Aquila, 20enne che ha vinto l’oro nel taekwondo, Elisa Longo Borghini, bronzo nel ciclismo, Odette Giuffrida, bronzo nel judo 52 chili per arrivare a Mirko Zanni, bronzo nel sollevamento pesi categoria 67 kg.
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Mentre su Tokyo scendevano lentamente le prime ombre della sera, arrivava un’altra medaglia ad arricchire la cesta tricolore contenente gli alori olimpici. E’ arrivata all’improvviso, insperata e, per questo, ancora più bella. Immaginiamo, se è possibile farlo seduti davanti ad un computer, l’irrefrenabile gioia di Mirko Zanni al termine della gara dove ha alzato complessivamente 322 kg, piazzandosi meravigliosamente alle spalle del cinese Chen e del colombiano Mosquera Lozano nella categoria dei 67 kg.
Una gioia doppia perché accanto alla medaglia di bronzo, Mirko Zanni, 23 anni di Pordenone, potrà sventolare anche il nuovo record italiano. Fantastico. Alla fine dell sua splendida prova, incredulo ed esausto, è scoppiato a piangere. Un pianto di gioia infinita. Poi il momento più emozionante, la medaglia al collo ed in un attimo scorrono davanti agli occhi tanti anni di lavoro e sacrifici. Ora la giusta ricompensa.
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Mirko Zanni con i suoi occhiali cerca anche di nascondere la commozione. Le dediche sono la prassi ma anche un piacere per chi le fa e per chi le riceve. Mirko ha dedicato la sua medaglia ai genitori che lo hanno accompagnato in questo suo difficile cammino fino al trionfo finale e poi una dedica speciale al nonno che da lassù gli avrà dato una mano, soprattutto nell’ultima alzata: “All’ultimo tentativo mi ha aiutato mio nonno da lassù, questa medaglia pesantissima è per lui”.
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