Morto Peter Rehberg, un pilastro della musica elettronica all’età di 53 anni il musicista e direttore dell’etichetta Editions Mego.
Peter Rehberg, il musicista e capo dell’etichetta discografica Editions Mego, era conosciuto a livello mondiale per la sua musica underground ed elettronica, è morto all’età di 53 anni per un attacco di cuore. La sua morte è stata resa nota dal musicista Kassel Jaeger, che ha scritto su Instagram un lunghissimo post molto commovente:
“Sono col cuore a pezzi. Peter se n’è andato, all’improvviso. Proprio così. Odiava gli addii, le effusioni. Per riservatezza. Per sensibilità. Era una delle persone più gentili, leali e affidabili che abbia mai conosciuto. Mi sento privilegiato di averlo conosciuto, di aver collaborato con lui e di essere stato suo amico.
Gli devo così tanto. Molti di noi gli devono tanto.
Mi piace questa foto scattata l’anno scorso da Kali Malone, a Berlino, dove Peter trascorreva sempre più tempo. È sereno, felice. Calmo.
L’ultima volta che l’ho ascoltato suonare dal vivo, è stato a Parigi, nel febbraio 2020, in un piccolo locale, con un impianto audio mediocre. Però il suo concerto è stato fantastico. Sono rimasto davvero colpito. Ogni volta, sempre più impressionato. Nel corso degli anni, la sua musica è diventata più densa. Era ancora radicale e audace, ma era anche più profondo, più ambivalente, anche più commovente. Ha rivelato profondità insondabili“.
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Rehberg lascia la sua compagna Laura Siegmund, suo padre e suo fratello, e sua figlia Natasha, da una precedente relazione con Isabelle Piechaczyk.
Chi era Peter Rehberg
Rehberg è nato a Tottenham, nel Regno Unito nel 1968 e cresciuto nell’Hertfordshire, per poi stabilirsi in Austria, patria di suo padre. Già dal 1995 sotto il nome di “Pita”, ha iniziato a pubblicare musica. Il suo album di debutto fu “Seven Tons for Free”, in cui ha sperimentato tutto il potenziale del suono elettronico e l’uso del glitch un picco di suono breve ed improvviso causato da un errore non prevedibile. In seguito con il suo “Get Out”, ha approfondito l’esplorazione del tono, espandendosi nei sound della musica ambient.
Nel 2006 ha formato il duo KTL con Stephen O’Malley, chitarrista della band avant-metal Sunn O, con cui ha pubblicato sei album.
Rehberg è stato anche un importante curatore di musica underground con la sua etichetta “Mego”. Fondata nel 1995 e chiusa nel 2005. La produzione era cresciuta fino a ospitare figure chiave nell’underground noise/elettronica, tra cui Fennesz, Russell Haswell e Florian Hecker.
In un’intervista del 2016 il produttore ha chiarito il suo approccio alla musica: “la musica in questi giorni è molto venduta nella sua piccola scatola… e io non sono sempre stato molto interessato a questo. Ho sempre pensato che se vuoi fare qualcosa di rumoroso, devi fare anche qualcosa che sia armonico. Penso che dissonanza e risonanza devono coesistere, perché l’altro funzioni”.
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Le commemorazioni per la morte del padre della musica elettronica dai suoi colleghi
Tra gli artisti che hanno reso omaggio a Rehberg c’è stato Mouse on Mars, che ha dichiarato: “Questo è completamente e assolutamente assurdo. Non sono pronto per un mondo senza Peter Rehberg e Editions Mego.”
Ambarchi ha scritto: “Siamo tutti assolutamente con il cuore spezzato”. Alessandro Cortini ha dichiarato: “Buon viaggio Peter Rehberg: tu e i tuoi incredibili contributi al mondo del suono vivrete per sempre”.