Morto a Roma lo storico Nicola Tranfaglia, giornalista, storico e professore emerito dell’Università di Torino, all’età di 82 anni.
Nicola Tranfaglia, noto storico e autore di molti studi sulla storia politica del ‘900 italiano e di storia del giornalismo, si è spento la notte scorsa, a 82 anni, nella sua casa romana. Il professore già da tempo era ricoverato all’ospedale Umberto I di Roma, dopo aver avuto un’emorragia celebrale. A dare la notizia è stata la Fondazione Paolo Muridi, di cui Tranfaglia era il presidente.
Chi era Nicola Tranfaglia
Nicola Tranfaglia è nato a Napoli il 2 ottobre del 1938, si è laureato in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Napoli nel 1961 con una tesi sulla Storia della Corte costituzionale in Italia. Negli anni a seguire Tranfaglia viene assunto come ricercatore presso la Fondazione Luigi Einaudi di Torino per tre anni. Dopo questa esperienza diventa assistente di un docente di Storia Contemporanea all’Università di Torino, e dal 1976 al 2006 è diventa titolare di quella cattedra e anche di quella di storia dell’Europa e del giornalismo. Infine assume il ruolo di Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Torino.
Tranfaglia viene ricordato soprattutto per essere stato uno storico di grande rilievo presso “Nord e Sud”, la rivista meridionalista di Francesco Compagna. Egli fu uno studioso del movimento democratico e del fascismo, e ha dedicato tutta la sua vita a studiare le radici storiche del terrorismo, delle mafie e del populismo. Tranfaglia collabora con Giuseppe Casarrubea per indagare proprio l’intreccio tra mafia, neofascismo e servizi segreti statunitensi che operavano a cavallo del secondo dopoguerra.
Inoltre buona parte del suo lavoro si è focalizzato sulla storia del giornalismo e ha scritto varie opere in merito, tra cui “Storia della stampa italiana” curata insieme a Valerio Castronovo, pubblicato dalla casa editrice Laterza. Ha diretto inoltre opere di critica storiografica come “Il mondo contemporaneo”, “La storia. I grandi problemi dal Medioevo all’età contemporanea”, “Storia d’Europa”, “Dizionario storico dell’Italia unita”. Insomma ottimi spunti per tutti coloro che si interessano o vogliono approfondire le radici della cultura italiana e non solo.
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La carriera politica
Lo storico ha avuto anche un’esperienza politica come deputato del Partito dei Comunisti Italiani tra il 2006 e il 2008. In seguito si era avvicinato al partito di Italia dei Valori, nato nel 1998 sotto il leader Antonio Di Pietro, candidandosi alle elezioni europee del 2009 ma non venendo eletto. Mentre come giornalista ha collaborato con “La Repubblica” e “L’Espresso”.