Nell’autunno del 1979 il compianto cantautore abruzzese Ivan Graziani pubblicò il suo settimo album, Agnese dolce Agnese, ecco la vera storia del disco e del brano guida.
Il 1979 è, unanimemente, considerato un anno d’oro per la musica d’autore italiana. Nell’ultimo anno dei Settanta sono andati in stampa capolavori come Viva l’Italia di Francesco De Gregori, Buona Domenica di Antonello Venditti, Lucio Dalla del compianto cantante bolognese e Agnese Dolce Agnese di Ivan Graziani.
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Ivan Graziani, scomparso il 1 gennaio 1997 a Novafeltria per un male incurabile nel 1979 aveva 34 anni ed era al massimo livello del suo percorso artistico. Dopo anni di gavetta nel 1978 era arrivato il succcesso con Pigro, disco che oltre al title track contiene capolavori come Fango e Monnalisa. E Agnese Dolce Agnese ne suggella il momento.
L’Lp, Long Playing per i più giovani, esce alle fine dell’anno e contiene dieci tracce tra cui la canzone guida Agnese ed il poi popolarissimo Taglia la testa al gallo. La canzone guida nasce, in maniera del tutto imprevista, durante una gita a Milano con la moglie Anna Bischi ed è la somma di tre fattori.
Il primo quello musicale. Ivan Graziani attinge ad un autore del XIX Secolo, Muzio Clementi ed alla sua opera maggiore, la Sonatina in Sol maggiore. La stessa melodia sarà utilizzata, anni dopo, da Phil Collins per il brano del 1988 A Groovy Kind of Love cover dell’omonimo capolavoro del 1965 degli inglesi The Mindbenders.
Il secondo quello personale. Graziani nel testo fa riferimento diretto alla gita milanese con Anna, “È uscito un po’ di sole Da questo cielo nero L’inverno cittadino Sembra quasi uno straniero”. Mentre l’attacco del testo, “Se la mia chitarra piange dolcemente” è un omaggio diretto a While My Guitar Gently Weeps dei Beatles, la canzone che la coppia composta di Ivan e Anna considerava il “proprio brano”.
Il terzo, quello immaginifico. Agnese era il nome di una senza tetto di Ascoli Piceno città dove Graziani ha frequentato l’istituto statale d’arte. La copertina del disco, in tal senso, è indicativa. Ritrae il disegno di una donna bionda, bellissima avvolta in un vestito rosso ma intenta a raccogliere del cibo dalla spazzatura. Graziani rivelò di aver fantasticato da adolescente una storia d’amore con la donna.
Tre elementi che fanno del singolo Agnese uno dei più amati e venduti dell’artista. Una curiosità in chiusura. Nel 1980 il cantautore pubblicherà Viaggi e Intemperie, disco con all’interno Firenze (Canzone Triste). Per alcune settimane le due canzoni saranno in contemporanea nei primi dieci posti della Hit Parade italiana.
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