Gaëlle Haut: chi è l’attivista della fondazione Surfrider. Il surf come messaggio per la tutela del mare
Il surf. A pensarci bene nominando questa parola ti vengono in mente, in ordine sparso, il mare, le onde impetuose, una tavola di legno, tanta follia da parte di chi cavalca quella minuscola tavola di legno sulle gigantesche onde impetuose ed uno straordinario senso di libertà. I surfisti, questi giovani aitanti, che rischiano ogni volta di venire fagocitati dalle onde dell’oceano e che si esibiscono mentre una folla festante li acclama dalla spiaggia.
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Tanto gioco, tanto divertimento, in una piccola tavola di legno che affronta un avversario immensamente più grande. Il surf è tutto questo, ma è anche qualcosa di più. Di più grande, di più importante, di più significativo. Una minuscola tavola di legno che cavalca le onde gigantesche dell’oceano può trasmettere un messaggio prorompente. Non sono tanti coloro che sono a conoscenza dell’esistenza di una fondazione formata da appassionati del surf e degli sport acquatici in genere, presente in tutta Europa, che si batte per la protezione del mare e per la lotta all’inquinamento marino.
Gaëlle Haut è la responsabile per gli affari europei della Surfrider Foundation Europe. Il suo compito specifico è far sì che vi sia il massimo coinvolgimento da parte dei governi e delle amministrazioni pubbliche dell’Unione europea sui temi cari alla Fondazione. Gaëlle Haut, in una recente intervista, sottolinea alcuni di questi temi portanti della Fondazione. Si va dalla qualità delle acque balneabili, al tema dei rifiuti in mare, dall’inquinamento causato dai trasporti marittimi e dalle infrastrutture quali piattaforme petrolifere, dalla cementificazione delle spiagge e dei litorali fino ad arrivare all’aspetto più originale, che è la valorizzazione del surf come patrimonio dell’umanità.
Il surf visto non soltanto come uno sport ma anche, e soprattutto, come uno stile di vita con una precisa identità culturale. Le Surfrider Foundations sono presenti in tutto il mondo, non solo nei vari paesi europei, ma anche negli Stati Uniti, dove sono nate, in Australia, in Giamaica, in Giappone, in America Latina.
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All’inizio Gaëlle Haut non era assolutamente una surfista, era soltanto un’appassionata ambientalista. Lungo il suo percorso ha incontrato la Surfrider Foundation Europe ed ha anche iniziato a prendere lezioni di surf. Non conosciamo il suo livello di abilità, ma quel che è certo è che grazie a Gaëlle Haut ed ai suoi compagni, da adesso in poi guarderemo il surf ed i surfisti con occhi decisamente diversi. Gaelle Haut e la Surfrider Foundation Europe sono un messaggio per la tutela del nostro mare. Uno degli ultimi, prima che sia troppo tardi.
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