Scopriamo insieme cos’è la labirintite acuta, sintomatologia e terapie, che ha costretto il cantautore genovese Gino Paoli ad annullare alcuni concerti
Il mondo della musica e dello spettacolo in generale, sia addetti ai lavori che fan, sono in apprensione per lo stato di salute del cantautore genovese Gino Paoli, 87 anni a settembre, il quale nei giorni scorsi ha dovuto annullare la propria esibizione all’Umbria Jazz in quanto affetto da una forma acuta di labirintite. Il cantautore era atteso all’Arena Santa Giuliana di Perugia ma ha dovuto dare suo malgrado forfait.
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Il cantautore genovese, tra i più illustri rappresentanti della c.d. “scuola genovese“, inoltre, ha dovuto annullare la serata romana all’Auditorium Parco della Musica così come l’esibizione prevista per il 15 luglio insieme ai Funk Off al Pescara Jazz. Ma cos’è la labirintite acuta e con quali sintomi si manifesta? Scopriamolo insieme.
La labirintite è l’infiammazione del labirinto (struttura anatomica dal cui buon funzionamento dipende il mantenimento della postura e del senso di equilibrio) dovuta di solito all’azione dei batteri che si diffondono attraverso il sangue, il sistema nervoso o per contiguità da un’otite. Il labirinto si trova nell’orecchio interno dove circola l’endolinfa, un liquido che si muove nei canali in concomitanza con gli spostamenti del capo. A seconda dei movimenti il liquido stimola più o meno le ciglia di migliaia di cellule, le quali generano così impulsi che vengono trasmessi al cervello. Il cervello umano combina le informazioni visive e sensoriali che riceve da questa parte dell’orecchio in modo da poter correggere eventuali errori e garantire il corretto equilibrio. Quando il labirinto è in salute, fornisce all’occhio le informazioni relative al movimento della testa: è grazie a queste informazioni che possiamo mettere a fuoco gli oggetti anche in movimento. Nella forma acuta, quella che ha colpito Gino Paoli, a una prima fase con versamento serioso contrassegnata da riduzione dell’udito e da acufeni (tintinnii, sibili e altri suoni avvertiti nell’orecchio senza che provengano dall’ambiente) ne segue una siero-fibrinosa di transizione cui fa seguito una fase purulenta, con lesioni vere e proprie, in genere irreversibili, che si manifesta sotto forma di sordità e vertigini.
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Nella forma cronica la sintomatologia è rappresentata da vertigini e da riduzione o da perdita dell’udito. In ambedue le forme, acuta e cronica, il trattamento è chirurgico e consiste nell‘evacuazione della raccolta purulenta cui segue la somministrazione di antibiotici. In genere l’infiammazione si risolve in 3-6 settimane ma alcuni sintomi, come la mancanza di equilibrio e le vertigini, possono continuare per qualche mese.
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