Domani il governo deciderà sull’ambito di applicazione del Green pass. Per Locatelli, coordinatore del Cts, andrebbe utilizzato anche per i ristoranti al chiuso, le piscine e le palestre
Il governo e la cabina di regia, come è noto, decideranno domani sulle modalità di applicazione del green pass, se renderlo insomma obbligatorio anche per i ristoranti al chiuso, i cinema e i bar. Nel frattempo sulla questione, dalle colonne del quotidiano “La Repubblica”, è intervenuto Franco Locatelli, coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico:
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“I dati indicano una ripresa netta della circolazione virale nel Paese. L’età media dei contagiati è 28 anni e i contagi sono legati in buona parte ai giovani che socializzano di più in estate. Credo che vadano fatte scelte per contrastare la ripresa della circolazione virale. Dare accesso a certe attività a chi è stato vaccinato è una strategia inevitabile. Penso a concerti, eventi, stadi, cinema, teatri, piscine e palestre e anche ai ristoranti al chiuso”. Infine, Locatelli ha assicurato il massimo impegno per aumentare la copertura vaccinale del personale scolastico.
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Quadro epidemico sostanzialmente stabile nel nostro Paese: nelle ultime 24 ore sono 3.127 i nuovi positivi al Covid contro i 3.121 di ieri ma su 165.269 tamponi processati, circa 80 mila in meno rispetto al giorno precedente. Appena 3 le vittime contro le 13 di sabato, eppure l’indice di positività schizza all’1.9%. Diminuisce di 6 unità il numero delle persone ricoverate nelle terapie intensive mentre cresce di 25 unità quello dei ricoveri nei reparti ordinari.
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Intanto, il numero di cittadini dell’Unione europea, che ha ricevuto almeno una dose di vaccino anti-Covid, come comunicato dal Commissario europeo per il mercato interno, Thierry Breton, ha superato quello degli Stati Uniti raggiungendo quota 55.5% contro il 55.4% degli Stati Uniti. “Lo avevamo promesso e ora è fatta“, ha twittato il Commissario francese sottolineando che l’Europa è diventata così “il primo continente al mondo per la somministrazione della prima dose di vaccino. Tutto questo – ha rivendicato con orgoglio – esportando metà della nostra produzione in oltre 100 Paesi”.