Speciale Tg1 18 luglio: anticipazioni Come Eravamo nei favolosi anni 60′. Un tuffo al mare, e non solo, negli anni del Boom economico
“I favolosi anni 60′“. Questa frase mi fa venire in mente un’esilarante imitazione di Gianni Minà da parte di un giovanissimo Fabio Fazio, in cui l’imitatore ripeteva ossessivamente una frase che amava ripetere il giornalista, nostalgicamente legato ad un periodo da lui ritenuto felice ed irripetibile. Ma se sono tanti coloro che guardano a quegli anni con innegabile nostalgia, vorrà dire che avevano davvero qualcosa di “favoloso”.
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Speciale Tg1, domenica 18 luglio alle 23.30 su Rai1, affronta un affascinante viaggio tra i ricordi attraverso le immagini scelte e selezionate da Mariasilvia Santilli, custoditi in quegli scrigni magici che sono gli archivi Rai. Quelle immagini degli anni sessanta, in bianco e nero, quei volti, quei racconti ci riporteranno indietro di oltre mezzo secolo e ci faranno comprendere, e forse rimpiangere, un tempo ormai lontano.
L’Italia che soltanto una quindicina di anni prima era uscita distrutta dalla guerra, ebbe una capacità di rialzarsi straordinaria. Il dolore, la sofferenza, la distruzione patite durante il periodo bellico furono il concime che fece germogliare uno spirito unitario che aveva come scopo unico quello della rinascita economica, sociale e politica. Gli anni 60′ furono quelli del Boom economico, che però fu reso possibile anche grazie a quello spirito che lo animò.
Le vacanze estive rappresentavano veramente un cambio di vita dalla durata variabile, un solo giorno, una settimana, un mese per i più fortunati. Si andava al mare caricando le auto fino a far strusciare la carrozzeria sull’asfalto, ombrelloni, sdraio, quantità industriali di cibo con l’immancabile cocomero. I Juke Box e i mangiadischi che mandavano musica a tutto volume nelle spiagge o nelle pinete, una moneta e si sceglieva la canzone preferita. Da Little Tony a Peppino di Capri, da Adriano Celentano fino all’imbattibile cantore dell’estate Edoardo Vianello.
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Le estati poi duravano una vita. Con le scuole che riaprivano sempre il primo ottobre, nel giorno di San Remigio, per cui tutti gli scolari, soprattutto coloro che iniziavano le elementari, erano chiamati remigini, si aveva la possibilità di godersi infiniti giorni di vacanza. Certo è che anche negli anni 60′ non mancavano i problemi, ma non c’era Internet a ricordarteli, a mostrarteli e a metterti al corrente di tutto gli eventi mondiali in tempo reale. Tante cose passavano sopra le nostre teste senza che alcuno se ne accorgesse o, forse, in tanti, se le sono soltanto dimenticate.
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