Tour Eiffel, Parigi: Dopo quasi nove mesi riapre il simbolo francese. Un segno di speranza, di ritorno alla vita
Quasi nove mesi. Il tempo necessario ad una nuova vita di entrare nel mondo. La riapertura della Tour Eiffel è anch’essa una nascita, la nascita di una speranza che ci riconduca, lentamente, ad un ritorno alla vita, alla nostra vita. Il simbolo di Parigi che riapre al pubblico dopo quasi nove mesi è sicuramente il ritorno alla vita per i 350 lavoratori impiegati all’interno della Dama di Ferro che da quasi nove mesi erano in cassa integrazione.
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Riapre la Tour Eiffel nei giorni in cui il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, annuncia che ci sarà bisogno del certificato verde o Green pass per entrare in bar e ristoranti e salire sui mezzi pubblici. L’aumento dei contagi in Francia a causa della variante Delta ha portato l’Eliseo ha intraprendere un strada più dura per bloccare la diffusione del contagio.
Si può allora definire affrettata la decisione di riaprire al pubblico uno dei monumenti più visitati al mondo proprio in questi giorni? Al momento quel che è certo è che la Tour Eiffel ha riaperto ieri, venerdì 16 luglio, alle ore 13.00 e che la capienza all’interno del monumento francese è stata ridotta della metà, con un numero massimo di 13.000 visitatori.
Tour Eiffel, Parigi: prevenzione e ripartenza
La politica in Francia, così come altrove, cerca di far marciare parallelamente prevenzione e ripartenza. Green pass e riapetura della Tour Eiffel non sono una contraddizione in termini. Si potrà finalmente visitare il monumento simbolo di Parigi, così come ritornare a frequentare cinema, teatri ristoranti e locali pubblici, dopo aver ottenuto la Green pass. Può essere un’ulteriore stimolo a sottoporsi alla vaccinazione, unico strumento per combattere e sconfiggere il virus.
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“La Dama è pronta, ieri ha dato un grande spettacolo per prepararsi”, così ha parlato Jean-François Martins, presidente della società che gestisce la Torre in riferimento ai fuochi artificiali per la Festa Nazionale del 14 luglio, che vengono sparati proprio dalla Tour Eiffel. La fila di turisti presenti già da ieri è il segno di una forte volontà di ripartire. Ripartire sì, ma in sicurezza, per non trovarci nuovamente di fronte a chiusure che comporterebbero drammatiche conseguenze.