E’ salito a 212 il numero dei morti nelle violente proteste scoppiate in Sudafrica dopo l’esecuzione della condanna per oltraggio dell’ex Presidente Jacob Zuma
Molti esperti, in tempi non sospetti, hanno in più di un’occasione avvertito che le l’emergenza sanitaria legata alla pandemia di Covid avrebbe accresciuto le disuguaglianze sociali facendo di conseguenza esplodere le tensioni sociali: solo pochi giorni fa sono state represse nel sangue le violente proteste di massa contro l’aumento dei prezzi, la gestione dell’epidemia di Covid e il regime comunista al potere da più di 60 anni nell’isola caraibica di Cuba, le prime negli ultimi tre decenni.
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Pertanto il governo cubano per tentare di alleviare la pressione sociale esercitata dalla più grande crisi economica e politica degli ultimi trent’anni ha abolito, a decorrere da lunedì scorso e per tutto il 2021, i dazi sull’importazione di alimenti, prodotti d’igiene e medicinali che scarseggiano sul mercato interno. “Si autorizza, in via eccezionale e temporanea, l’importazione da parte dei passeggeri, nel loro bagaglio, di alimenti, prodotti per l’igiene e medicinali senza limiti di valore e senza dazi doganali”, ha annunciato il Primo ministro cubano Manuel Marrero.
Sudafrica, scontri e violenze: 212 morti. “Situazione sta tornando alla normalità”
Comunque, non solo Cuba è stata attraversata da proteste di massa: infatti in Sudafrica è salito a 212, secondo il bilancio fornito dal governo, il numero dei morti nelle violente proteste contro il governo mentre è al momento imprecisato quello dei feriti. Il Ministro Khumbuzo Ntshaveni ha spiegato che la situazione è ora sotto controllo nonostante alcuni casi isolati come la provincia costiera di KwaZulu-Natal. “La situazione nelle due province di Kzn e Gauteng sta gradualmente, ma decisamente, tornando alla normalità“, ha precisato Ntshaveni aggiungendo che ci sono stati finora almeno 2.500 arresti.
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Tuttavia, in Sudafrica, è opportuno precisarlo, i gravi disordini sono scoppiati dopo l’esecuzione della condanna a 15 mesi di carcere per oltraggio dell’ex-Presidente Jacob Zuma, confermata nei giorni scorsi dalla Corte Suprema, con i suoi sostenitori che hanno saccheggiato negozi, distrutto camion e appiccato incendi. Zuma è stato condannato per essersi rifiutato di comparire in Tribunale occasione di un’inchiesta sulla corruzione per fatti commessi quando era Presidente dal 2009 al 2018 della “Rainbow Nation“.