Il governo è pronto ad approvare, entro la prossima settimana, il decreto che modificherà la struttura del green pass. Multe salate per chi non rispetterà l’obbligo di possesso del certificato verde che diverrà necessario per entrare in alcuni luoghi pubblichi e, molto probabilmente, anche nei ristoranti al chiuso.
Il green pass sarà necessario per entrare nei luoghi pubblici a rischio assembramento – per chi non dovesse rispettare l’obbligo potrebbero scattare multe salate, sia per i clienti che per i gestori – fino a 400 euro ridotti a 260 con il pagamento effettuato entro 5 giorni. Il provvedimento, come spiega il Corriere della Sera, potrebbe arrivare già dal prossimo giovedì, dopo una riunione della Cabina di regia, sarà poi il Consiglio dei ministri ad approvare la misura. All’interno della maggioranza si discute ancora per l’obbligatorietà anche per l’ingresso in bar e ristoranti.
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Il provvedimento ha l’appoggio di molti studiosi, preoccupati per la veloce espansione della variante Delta e alla conseguente risalita dei contagi. Contrario Matteo Salvini, ma anche una parte dei pentastellati. Ferma invece la posizione di PD e Leu, promotori della misura e allarmati dall’aumento dei contagi anche nei Paesi con alte percentuali di vaccinati. La misura di allargamento dell’uso del green pass, rientra anche nell’ottica di evitare una nuova chiusura dei luoghi pubblici – ristoranti, palestre, piscine, stadi, cinema e teatri. Cambio anche dei parametri per l’ingresso nelle fasce da parte delle Regioni, dal prossimo decreto, come ha annunciato lo stesso ministro Speranza, a contare saranno molto di più i ricoveri rispetto agli stessi contagi. Nel provvedimento anche il prolungamento dello stato di emergenza, che potrebbe slittare fino a dicembre.
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Il green pass cambierà volto, anche nella forma: sarà rilasciato solo dopo la seconda dose e bisognerà averlo nel caso di voli, anche nazionali, viaggi sui treni e sulle navi, per entrare allo stadio o nelle palestre – e in tutti i luoghi pubblici a rischio assembramento. La certificazione verde sarà comunque disponibile anche per chi effettuerà un tampone nelle ultime 48 ore prima dell’ingresso o per chi è guarito dal virus.