Patty Pravo soffrì di ansia e depressione questo la portò a chiudersi in sé stessa vivendo un vero e proprio incubo, dichiarò in un’intervista di esser preoccupata per la sua incolumità.
La cantante dopo aver superato questo grandissimo ostacolo, tornò a parlare della sua malattia, la quale inghiottì il suo essere e la sua felicità nel lontano 2012.
Cadde in una profonda depressione, la quale si manifestava con forti ansie e attacchi di panico, i quali la costrinsero a ritirarsi dalle scene per diversi mesi prima di riprendere pian piano la vita di sempre.
Dopo 6 mesi da incubo, la cantante riprese in mano la sua vita ripartendo dai sé stessa, rivelò in alcune interviste di non riuscire a connettere o capire i discorsi che le venivano fatti.
Era in un perenne stato di incoscienza, l’unico pensiero era quello di volerla fare finita, ha creduto di morire, non riusciva a dormire, per questo motivo i farmaci diventarono come se fossero caramelle.
Durante la notte non riusciva a dormire, fissava il soffitto, credeva di impazzire, la sera veniva colpita da un forte senso di stanchezza e ansie perenni.
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Patty Pravo, si chiudeva in camera al buio con tutti i telefoni spenti
Tutto per la cantante era un incubo, ha passato diversi giorni stesa a letto fissando il soffitto, no riusciva né a parlare e nemmeno a pensare, alcune volte non toccava cibo, mentre altri giorni non riusciva a piangere per sfogarsi.
Quello che l’ha aiutata a superare il tunnel interminabile della depressione è stato l’affetto dei fans, soprattutto l’idea di partire per l’Africa con Gino Strada, cercando di aiutare sul campo tutti coloro che stanno in uno stato peggiore del nostro.
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Questo la spinse a dare il meglio di sé per aiutare i bambini in Africa, il solo pensiero di riuscire a fare un’azione bella e positiva la portò a migliorare il suo stato mentale.
La depressione venne sconfitta con i buoni propositi e il volontariato in Africa, i bambini le riempirono il cuore d’amore e affetto, proprio quello di cui aveva bisogno in quel momento così buio della sua vita.