Per il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, il Green pass è lo strumento per consentire la riapertura degli stadi. “Abbiamo formalizzato la richiesta alla sottosegretaria Valentina Vezzali”
Passata l’ubriacatura collettiva per l’impresa degli azzurri, laureatisi campioni d’Europa dopo un digiuno di ben 53 anni, l’attenzione di tutti gli appassionati del pallone è rivolta all’imminente campionato di Serie A che scatterà tra poco più di un mese, per la precisione nel week end del 21-22 agosto. Ragion per cui, con il calciomercato che, complici le enormi difficoltà finanziare dei club, stenta a decollare, l’argomento calcistico più caldo è la possibile riapertura degli stadi già a partire dalla prima giornata.
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Sulla questione si è espresso anche il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina: “Abbiamo formalizzato la richiesta della riapertura degli stadi alla sottosegretaria Valentina Vezzali: attendiamo le indicazioni del Comitato Tecnico-Scientifico”.
Gravina, FIGC: “Vogliamo utilizzare il Green pass in modo rapido e veloce”
Lo strumento indicato dal presidente del massimo organo calcistico italiano per consentire la riapertura in sicurezza degli stadi è quel “Green pass” che divide l’opinione pubblica e il mondo della politica tra chi è favorevole alla sua versione “alla francese”, cioè da utilizzare per l’ingresso nei bar, ristoranti, cinema, stadi, discoteche, ecc., e chi invece è alla ricerca di una “via italiana”, cioè più soft: “Vogliamo arrivare a utilizzare il “Green pass” in modo rapido e renderlo efficace nei nostri stadi. I club sono in grande difficoltà, abbiamo bisogno di tempi certi. Entro fine luglio ci saranno novità”.
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Infine, dopo il botta e risposta tra il Prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, e Leonardo Bonucci, il Presidente Gravina ha chiesto di scrivere la parola fine sulla querelle del “bus scoperto” che ha attraversato il centro storico di Roma tra due ali di folla, in spregio quindi di ogni misura anti-contagio, per accompagnare gli azzurri dal Quirinale, dove sono stati ricevuti dal Presidente Sergio Mattarella, a Palazzo Chigi dal Premier Mario Draghi: “Non aggiungo una riga in più, la nostra versione dei fatti l’abbiamo data. Non posso pensare che la vittoria dell’Italia generi tensioni“.