Accusato di finanziamento illecito e di false fatturazioni, l’ex Premier Matteo Renzi, su Rtl 102.5, si difende: “Indaghino pure, sono tranquillo, non ho fatto nulla di illegale”
Non solo cattive notizie dal fronte giudiziario per l’ex Premier Matteo Renzi che è indagato per finanziamento illecito e false fatturazioni, insieme al “manager dei Vip” Lucio Presta, dalla Procura della Repubblica di Roma: al centro dell’inchiesta il docufilm su Firenze, andato in onda sull’emittente televisiva Discovery, per la cui realizzazione Presta “girò a Renzi quasi 500 mila euro, cifra ritenuta fuori mercato“.
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Laura Bovoli, madre del leader di Italia Viva, infatti, è stata assolta, dopo un’ora di Camera di Consiglio, dal Tribunale di Cuneo: era accusata di concorso nella bancarotta fraudolenta documentale di una società cuneese. Il processo era legato al fallimento, nel 2012, della società che si occupava di diffusione di volantini e pubblicità della grande distribuzione. Bovoli era a capo di una società di Rignano sull’Arno che riceveva appalti dalle grandi catene di supermercati. Tuttavia, l’ex Presidente del Consiglio, ai microfoni di Rtl 102.5, si è focalizzato sull’inchiesta giudiziaria che lo vede coinvolto non mancando di censurare il sensazionalismo dei giornali più influenti nel dare la notizia dell’avviso di garanzia notificatogli: “Naturale che, quando c’è attenzione sulle questioni giudiziarie, se c’è un avviso di garanzia, ci sono i giornaloni che fanno le prime pagine“.
Finanziamento illecito, Matteo Renzi: “Nulla di illegale. Gli italiani sono stanchi di giochini sulla pelle delle persone”
Dopo la premessa di cui sopra, l’ex Presidente del Consiglio è entrato nel merito della questione professando la propria innocenza e rivendicando, quindi, l’assoluta correttezza del proprio operato: “Chi come me è assolutamente tranquillo perché non ha fatto nulla di illegale non ha nessun problema. Sono certo della correttezza di quanto abbiamo fatto”.
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“Gli italiani sono stanchi dei giochini sulla pelle delle persone. Possono fare tutte le indagini che vogliono perché io sono tranquillissimo, la vera scommessa è aspettare il tempo galantuomo che farà chiarezza. Se ci sono delle questioni che riguardano me piena disponibilità ad andare negli uffici giudiziari a spiegare quello che è successo”, ha continuato il leader di Italia Viva che ha poi ricordato di aver appena dato alle stampe un libro in cui “ho raccontato perché secondo me vanno cambiate delle cose, a cominciare dalla giustizia. Possono fare tutte le indagini che vogliono, io sono tranquillissimo ma è il cittadino comune che non può permettersi di aspettare e non può permettersi di andare in radio e in tv a dire che il tempo chiarirà”.