Chievo Verona escluso dalla serie cadetta: dopo la bocciatura della CoViSoc anche il Consiglio Federale ha chiuso le porte agli scaligeri
La CoViSoc, la Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche – organo in seno alla Figc che monitora la situazione finanziaria delle società, aveva segnalato il Chievo Verona all’atto di presentazione della domanda di iscrizione al prossimo campionato di Serie B. Oggi il Consiglio Federale ha ufficializzato l’esclusione.
La famosa favola del Chievo rischia di non avere un lieto fine. La società del presidente Campedelli si apprestava a disputare la sua seconda stagione consecutiva in B dopo la retrocessione dalla massima serie nel campionato 2019-2020. Ma c’è ancora una speranza, il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni. E se anche in questo caso dovesse arrivare una bocciatura, il Cosenza vedrebbe aumentare le proprie speranze di essere ripescata in Serie B perché retrocessa come quart’ultima.
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Chievo escluso, i problemi con il Fisco
La seconda bocciatura è arrivata perché il problema che ha la società con l’Agenzia delle Entrate non è stato ancora risolto. Sarebbe in atto una rateizzazione e come riporta gazzetta.it, alcune rate non sarebbero state pagate. Negli ultimi giorni si sarebbe posto rimedio ad alcuni pagamenti ma non sarebbero stati raggiunti accordi con il Fisco.
Il Chievo Verona nel 2002-2003 si affacciò per la prima volta alla Serie A, da piccolo club del quartiere della città di Giulietta e Romeo a realtà europea. La squadra infatti per molto tempo guidò la classifica di Serie A centrando una storia quando inaspettata qualificazione alla Coppa Uefa.
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Tutto il mondo parlò del Chievo dei miracoli del futuro campione del mondo Simone Perrotta, dell’attaccante Marazzina (entrato nella storia del club con il primo gol in serie A a Firenze) e del tecnico Gigi Del Neri. Una bella storia che ora rischia di chiudersi in malo modo.