L’Unione europea prova a lanciare il proprio piano per uscire dalla crisi climatica. “Fit For 55”, un ambizioso piano per ridurre il 55% delle emissioni di Co2 entro il 2030. L’obiettivo però rimane quello di azzerarle entro il 2050 e salvaguardare così il clima.
L’Unione europea lancia la sfida contro il cambiamento climatico, con un maxi-piano che prevede il taglio delle emissioni del 55% entro il 2030. “Fit For 55” è il nome del piano che Ursula von der Leyen ha illustrato, presentando i nuovi obiettivi che mettono al centro una nuova visione economica e che abbracciano, almeno sulla carta, la piena sostenibilità.
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“L’economia dei combustibili fossili ha raggiunto i suoi limiti, servono nuovi modelli”, ha spiegato la presidente della commissione europea, descrivendo il nuovo piano che potrebbe significare una vera e propria rivoluzione per l’intero continente. In primis associando un prezzo per il carbonio. L’obiettivo diventa ancora più significativo alla visione del punto che dovrebbe far raggiungere all’Ue le emissioni zero entro il 2050. Le misure potrebbero costituire una tassazione maggiore per i carburanti, agevolando invece l’elettrico. Come spiega l’Ansa, una simulazione dell’Ue ha avuto come vettore l’aumento della tassazione minima da 0,359 a 0,385 centesimi al litro per la benzina e da 0,330 a 0,419 centesimi al litro per il gasolio. Ci sarà invece una netta diminuzione del costo dell’elettricità, da 1 euro si passerà a 58 centesimi.
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Una proposta che, se dovesse essere accolta avvolgerà pienamente le case automobilistiche, sarà lo stop delle vendite di auto diesel e benzina a partire dal 2035. Si punta anche ad edificare un fondo sociale per il clima, su cui convergeranno 70 miliardi divisi in 7 anni, l’Ue potrebbe finanziarne la metà con incentivi per chi decidesse di acquistare auto elettriche ma anche per la ristrutturazione di edifici e l’eventuale conversione a emissione zero.