Caso Denise Pipitone, l’ex Pm Maria Angioni è indagata e su Facebook annuncia di non voler ritrattare: i motivi
Maria Angioni non ritratta, va avanti pur sapendo di rischiare un processo, anzi, è quello che vuole per far emerge la verità. L’ex Pm che per prima si è occupata del caso della scomparsa di Denise Pipitone nel settembre 2004, è accusata di falsa testimonianza. I giudici hanno chiuso le indagini e ora potrebbe essere rinviata a giudizio.
Oggi la Angioni è giudice del Lavoro a Sassari e negli ultimi mesi è intervenuto molto sulla stampa e in televisione dove ha parlato del caso che va avanti da 17 anni. A creare scalpore furono le accuse che lanciò quando disse che all’epoca ci furono dei depistaggi e che persone che erano sotto inchiesta sapevano di essere intercettate.
Il 3 maggio scorso era stata sentita dai colleghi di Marsala che confrontando gli atti giudiziari, non hanno trovato pienamente riscontro nelle sue parole e così è stato aperto un fascicolo a suo carico.
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Denise Pipitone, Angioni: “È una cosa che devo a me e ad altre persone”
“Se ritrattassi, e abiurando dichiarassi che quanto ho detto al PM non è vero“, ha scritto su Facebook il magistrato che ha spiegato di preferire il processo per far uscire la verità. “Io voglio il processo, è una cosa che devo, a me e a tante altre persone che hanno diritto a giustizia e verità”.
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La donna è ufficialmente indagata dal 14 giugno. Sarebbero tre gli episodi su cui c’è discordanza ma come ha sottolineato il suo avvocato, Stefano Pellegrino, sono ricordi in buona fede, tenendo conto che sono passati diciassette anni dai fatti. A sua volta il giudice di Sassari ha fatto un esposto per le modalità cui si è svolto l’interrogatorio. “Ho detto mille cose ma mi hanno contestato due fattuncoli” ha detto a Chi l’ha visto?.