Vittoria Europei: notti di follia in molte città italiane. Alcuni gravi episodi hanno rovinato la festa per la vittoria dell’Italia
La festa. La festa per una vittoria che attendavamo dal 1968. Una festa che ha riportato nelle strade e nelle piazze di città, paesi, borghi italiani centinaia di migliaia di persone. Quelle che non hanno visto la partita comodamente seduti sul divano di casa, magari sorseggiando una Peroni familiare di fantozziana memoria, ma hanno preferito godersi lo spettacolo in compagnia, piccola o grande che fosse. Stabilimenti, chioschi, ristoranti, bar sono diventati dei mini stadi dove poter tifare gli azzurri.
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Le restrizioni anti Covid erano chiare e precise, in quanti le hanno rispettate? “E’ bellissimo vedere le piazza piene però è chiaro che un numero crescente di contagi si osserverà come si è osservato in altri Paesi europei”, queste le parole del sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. Ancora qualche giorno e si conoscerà esattamente il prezzo pagato per i festeggiamenti azzurri.
Nelle grandi città la gioia è esplosa immediatamente dopo che Gigio Donnarumma ha parato il suo secondo e decisivo rigore. A Roma Piazza del Popolo, i Fori Imperiali, Campo dè Fiori, piazza di Spagna e Fontana di Trevi, sono stati presi d’assalto da tifosi ebbri di gioia, e non solo di quella. In queste zone sono state rese obbligatorie le transenne per limitare il flusso di un numero eccessivo di persone.
Milano non è stata da mento. l’Arena Milano Est, in zona Lambrate e il giardino della Triennale sono state le zone maggiormante frequentate da migliaia di tifosi festanti. Si registrano, però, anche quindici feriti, tra cui tre ventenni che hanno riportato ferite da bombe carta.
A Napoli non poteva certo mancare l’entusiasmo che si è concentrato nella centrale Piazza Trieste e Trento. anche qui non sono mancati gli eccessi, come quelli che hanno portato allo scontro tra alcuni giovani e le forze dell’ordine. Contro gli agenti sono stati lanciati pezzi di vasi delle fioriere e le forze dell’ordine hanno risposto allontanando i giovani utilizzando i manganelli.
Cagliari ha festeggiato in Piazza Yenne, sotto la statua di Carlo Felice, canonico ritrovo dei festeggiamenti per le vittorie calcistiche. La grande gioia provata nel vedere sul terreno di gioco di Wembley il sardo Sirigu, nativo di La Caletta ed il cagliaritano doc Barella. Una festa nella festa.
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Un momento di massima gioia di un’intera nazione, può diventare per alcuni il momento giusto per un’esecuzione. E’ quanto avvenuto a Foggia, dove un uomo di 32 anni è deceduto in ospedale in seguito alle gravi ferite riportate dopo che gli erano stati esplosi contro 4/5 colpi di pistola da due uomini in sella ad una moto. L’uomo stava festeggiando la vittoria dell’Italia sulla sua moto in compagnia del nipote di 6 anni, che è rimasto gravemente ferito dalla caduta seguita all’agguato. L’uomo, Matteo Anastasio, aveva precedenti penali. Anche suo fratello era stato ucciso in circostanze simili.
Tanta, giutificabile e comprensibile gioia. Tanta, inaccettabile ed ingiustificabile follia.
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