Madre e figlio sono stati rinvenuti morti nel laboratorio della loro storica panetteria in provincia di Cuneo: ad ucciderli le esalazioni di monossido di carbonio
Una donna di 78 anni e il figlio 43 anni sono morti nella loro storica panetteria a Torre Mondovì, in provincia di Cuneo, per le esalazioni di monossido di carbonio. Nonostante il pronto intervento degli operatori sanitari del 118, dei vigili del fuoco e dei carabinieri, per i due panettieri non c’è stato nulla da fare. A scoprire i due cadaveri un nipote che collaborava con i due: avendo notato la saracinesca ancora abbassata, è andato sul retro e da una finestra ha visto i corpi di madre e figlio distesi a terra.
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All’arrivo dei soccorsi il laboratorio era saturo di fumo e questa circostanza corrobora l’ipotesi che madre e figlio siano morti intossicati dal monossido di carbonio, probabilmente sprigionatosi per il malfunzionamento di un forno. L’anziana era priva di sensi su una sedia mentre il figlio giaceva riverso a terra.
Madre e figlio ritrovati morti nel laboratorio della loro panetteria. Il cordoglio del sindaco: “Una tragedia tremenda per tutto il paese”
Ad uccidere Bruno Manuello e la madre Ernesta Boglio, questi i nomi delle due vittime, come anticipato nel primo paragrafo, è stata una fuga di gas dal forno nel quale stavano cuocendo il pane. Tuttavia, le indagini per ricostruire l’esatta dinamica sono in corso: sul posto, oltre al 118, ai vigili del fuoco e ai carabinieri, si sono recati anche i tecnici dello Spresal, il Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro e il medico legale.
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“Una tremenda tragedia per tutto il paese – ha commentato il sindaco di Torre Mondovì, Gianrenzo Taravello – “Manuello” è la panetteria storica del paese, portata avanti da due generazioni. Siamo profondamente addolorati per la morte dei due titolari. Ci stringiamo ai familiari e porgiamo le nostre più sentite condoglianze in queste momento terribile. Il monossido purtroppo è un qualcosa che, in pochissimo tempo, non dà scampo”.