Il caso Franco Baresi dimostra il contrario di quanto affermato dal difensore spagnolo dopo la semifinale, ma c’è anche uno studio inglese
Mancano poco più di 24 ore al fischio della finale di Euro 2020 tra Italia e Inghilterra ma si parla ancora della semifinale dove gli azzurri di Mancini hanno avuto la meglio sulla Spagna ai calci di rigore.
Dopo la lotteria sono state polemiche le parole del difensore degli iberici Piqué. Il calciatore del Barcellona ha detto che l’Italia ha avuto un grande vantaggio, quello di tirare i rigori per prima. Una decisione presa dalla sorte e dal lancio della monetina.
Gli anni Novanta la Nazionale italiana li ricorda per tutte le volte in cui la fortuna ha voltato la faccia agli azzurri dal dischetto. Nel mondiale di casa del 1990 l’Argentina di Maradona al San Paolo – che oggi porta il suo nome – eliminò l’Italia di Vicini in semifinale. Quattro anni dopo nel mondiale made in Usa fu maledetta anche la finale con il Brasile e nel 1998 gli azzurri del Ct Cesare Maldini si fermarono ancora ai rigori con la traversa di Gigi Di Biagio.
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Franco Baresi tirò per primo il rigore nella finale persa
Proprio il mondiale americano del 1994 “smentisce” l’affermazione di Piqué. In quell’occasione i primi a calciare furono i ragazzi di Arrigo Sacchi, nel caso particolare Franco Baresi. Il suo tiro terminò oltre la traversa e con gli altri errori arrivò poi la sconfitta.
Ma al contrario c’è anche uno studio che supporta quanto detto dal difensore spagnolo. Secondo la London School of Economics che ha studiato i dati raccolti dal 1997, nel 60% dei casi chi batte il primo rigore ottiene la vittoria, ha affermato il professor Ignacio Palacios-Huerta.
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Forse è la maggiore tensione che ha il secondo che calcia (al di là che il primo sia stato segnato o meno) e c’è sempre il fatto fortuna. Lo studio ha analizzato anche altri aspetti come la percentuali dei rigori parati se calciati a mezz’aria o rasoterra.