Rush finale per Wimbledon: Matteo Berrettini sfida Hubert Hurkacz, in palio c’è la finale del torneo, sarebbe il primo italiano di sempre.
Matteo Berrettini è già nella storia ma non intende fermarsi: oggi per lui la sfida al polacco Hubert Hurkacz, 24 anni e numero 18 al mondo. L’azzurro è il secondo italiano a spingersi fino in semifinale a Wimbledon, ma non gli basta: vuole essere il primo ad arrivare in finale. Nemmeno al grande Nicola Pietrangeli, il più grande tennista italiano di sempre, è riuscita l’impresa.
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Ma di fronte ha appunto un avversario davvero agguerritissimo. Hurkacz non è solo colui che ha sconfitto Roger Federer in tre set nei quarti, dominando il terzo set per sei a zero. Lo conoscono bene Lorenzo Musetti, che ha perso al primo turno di Wimbledon, ma soprattutto Jannik Sinner, il quale venne sconfitto ad aprile nella finale del Masters 1000 di Miami.
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Prima parte del primo set molto veloce, con Berrettini che al terzo game va sullo 0-40 e sciupa tre palle break. Combattuto il sesto game, che arriva ai vantaggi e il polacco si prende anche la sua prima palla break dell’incontro. Alla fine Berrettini agguanta il pareggio. Nel settimo game, Berrettini conquista e stavolta concretizza un’altra palla break. Nuova palla break ai vantaggi nel nono game e così il tennista romano chiude sei a tre il primo set in appena 36 minuti.
Avvio di secondo set travolgente per Matteo Berrettini: l’azzurro prima tiene il servizio, poi strappa a zero un nuovo break, infine fa tre a zero. Il tutto in appena nove minuti. Palla break e quattro a zero anche nel quarto gioco per il romano, che finora non ha concesso nulla all’avversario. Nel quinto game, prima annulla una palla break e poi vince ai vantaggi. Nuova palla break, che stavolta vale il set, nel sesto game e in appena 22 minuti siamo due a zero. Ovviamente, il tennis è uno sport che non permette calcoli. Ma vincere i primi due set di una semifinale in meno di un’ora è impressionante.
Terzo set con una partenza sicuramente più equilibrata: Berrettini sta giocando bene, ma Hurkacz dimostra di essere dentro il match. Dopo i primi 12 game, non c’è nemmeno una palla break ed è forte l’equilibrio in campo tra i due tennisti. Insomma, il polacco, dopo l’evanescente secondo set, sembra aver riacquistato fiducia nei suoi mezzi. Si va al tie-break per decidere se Hurkacz sarà ancora della partita o Berrettini volerà in finale. Il polacco conquista 4 set point e concretizza al secondo. Ora siamo due a uno dopo quasi due ore di gioco.
Il quarto set si apre con Berrettini che ne approfitta di un Hurkacz forse ancora galvanizzato dalla vittoria al tie-break e un po’ distratto per rifilare subito un break in apertura. Il romano è a un passo dalla finale e nella fase centrale del quarto set sembra in grado di controllare abbastanza agevolmente. Al nono game, Berrettini conquista la palla match sul 30-40, ma la sciupa. Quindi va a servire per il match e per la storia: mantiene il servizio e diventa il primo italiano nella storia ad andare in finale a Wimbledon. Nell’altra semifinale, si affrontano Novak Djokovic e Denis Shapovalov, promettente canadese numero 12 al mondo.
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