La risalita dei contagi preoccupa il ministro della Salute Speranza. La pandemia non è ancora giunta alla fine di un ciclo e per questo lo stesso ministro ha spiegato come mantenere alta l’attenzione sia importante. In Italia 907 nuovi contagi su 192.424 tamponi, 24 i morti.
Il ministro Speranza ha parlato della risalita dei contagi – “Dobbiamo essere consapevoli che la pandemia non è finita” – ha spiegato il ministro, analizzando i dati che vedono risalire i contagi da Covid-19, sia nel continente europeo, sia nel resto del mondo. Il ministro è intervenuto, come riporta AdnKronos, con un videomessaggio nel corso di “Battere il cancro è possibile. L’opportunità per l’Italia”, un evento promosso dalla rivista Fortune. Nel corso del videomessaggio Roberto Speranza ha illustrato il particolare momento e ha messo in guardi tutti sul mantenere alta l’attenzione e, come ha spiegato lo stesso ministro, bisognerà puntare in modo preponderante sulla campagna vaccinale in atto.
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La lotta alla Covid-19 non è finita e, in questi giorni, l’avvento massiccio della varante Delta e un piccolo aumento dei contagi, ha messo in primo piano il rischio di un calo dell’attenzione. Il ministro ha in tal senso, ricordato che continuare sulla strada delle vaccinazioni rimane il punto centrale della lotta alla pandemia – perché, come dimostrano i numeri, ha detto il ministro Speranza, gli effetti della vaccinazione di massa sono ben visibili, non solo in modo tangibile sul calo dei nuovi contagi, ma anche sulla riduzione delle terapie intensive occupate.
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Covid-19: i dati di oggi
Nuovo rialzo dei contagi in Italia: 904 nuovi positivi rispetto ai 480 di ieri, su 192.424 tamponi effettuati. Rimane il triste dato attivo sulle morti +24 (un dato che non ha ancora raggiunto lo zero). Il tasso di positività sale lievemente allo 0,6%, con un calo delle terapie intensive -4 e dei ricoveri ordinari -66. In tutta Europa si evidenzia una risalita dei contagi – a preoccupare maggiormente è la variante Delta, che da qualche settimana rappresenta la sequenza più rintracciata nei nuovi contagiati.