Svetlana Tikhanovskaya, è l’oppositrice in esilio che sta godendo dell’appoggio offertole in Occidente, il sostegno anti-Putin è fondamentale, ma non basta a renderla un’alternativa a Lukashenko.
Avrebbe avuto le carte in regola per vincere le elezioni bielorusse, purtroppo sono state truccate e le hanno impedito di vincere. Nei paesi dell’Unione Sovietica va avanti lo stile che Stalin adottava alle elezioni, ovvero non contano i voti, ma bensì chi conta i voti.
Purtroppo in questo modo la leader dell’opposizione Bielorussa è stata esiliata a Vilnius, per poi essere accusata di aver progettato un golpe di stato. Lukashenko rimane il presidente in carica bielorusso, dal 1994 non ha mai terminato la sua carica, la sua ennesima rielezione non è stata riconosciuta sia dall’Europa che dagli Stati Uniti.
Purtroppo nella capitale Minsk l’opposizione non c’è proprio perché sono stati costretti a fuggire o sono stati direttamente sbattuti in prigione. La leader dell’opposizione è stata accolta a Montecitorio, il 29 Aprile è stata in audizione nella Commissione Esteri.
In questa occasione ha incontrato Roberto Fico, e una delegazione del Partito Democratico, guidata da Enrico Letta, inconsapevolmente l’Italia ha gettato un guanto di sfida a Putin, il quale da tempo sta appoggiando le politiche di Lukashenko.
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Svetlana Tikhanovskaya, è stata accolta a Montecitorio e gode dell’appoggio italiano contro Lukashenko
Il Partito Democratico ha deciso di appoggiare gli ideali della leader oppositrice, riconoscendola come il simbolo della resistenza democratica e la leader dell’opposizione bielorussa.
Durante l’incontro con il partito, l’oppositrice ha discusso di alcune iniziative per rafforzare la sua resistenza e portare avanti la lotta del popolo bielorusso verso un governo più democratico.
La ragazza era solo una delle tre donne che avevano cercato di sfidare il regime dittatoriale di Lukashenko, con lei ci sono state Maria Kolesnikova e Veronica Tsepkalo durante il 2020.
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Entrambe le donne avevano sostituito i mariti durante le elezioni presidenziali, diventando le responsabili della campagna elettorale, purtroppo gli uomini erano finiti in carcere, le donne hanno portato molta gente in piazza per protestare contro la censura.
Negli ultimi 10 anni non si erano mai viste tutte quelle persone scese in piazza per difendere i loro diritti, i bielorussi sono stanchi di un regime e un presidente dittatoriale, purtroppo il presidente è ancora in carica dal 1994.